La lettera di padre Natale Paganelli, missionario saveriano dalla diocesi di Albano alla Sierra Leone, che ritorna all'essenza della vocazione missionaria. Un missionario non lavora per una Ong, ma per un Bene più grande.
Chiesa
L'invito durante l'udienza generale di oggi.
Francesco all'Angelus: "Contrapporre Dio e Cesare sarebbe un atteggiamento fondamentalista. Il cristiano è chiamato a impegnarsi concretamente nelle realtà terrene, ma illuminandole con la luce che viene da Dio. L’affidamento prioritario a Dio e la speranza in Lui non comportano una fuga dalla realtà, ma anzi un rendere operosamente a Dio quello che gli appartiene".
"Quando guardiamo i popoli del Sud Sudan, che davvero vivono grandi difficoltà e quando li guardiamo negli occhi, le barriere cadono, i nostri cuori si aprono e diventiamo più umani. E paradossalmente, in questo incontro, una gioia ci viene donata". Fr. Alois racconta al Sir il viaggio di due settimane in Sudan e Sud Sudan.
Verso Cagliari. L'intervista a mons. Fabiano Longoni direttore dell'Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro
Dio ama, non si vendica, ci aspetta per perdonarci, per abbracciarci - ha detto Francesco commentando la pericope evangelica odierna.
“Anche se un po’ affaticata, forse segretamente delusa, l’Europa non deve arrendersi". “Il sogno di questa unione come ‘famiglia di popoli’ e ‘casa di nazioni’ è sempre attuale”. Si è aperta con questo messaggio l’Assemblea plenaria del Ccee che sta riunendo (fino al 1 ottobre) 29 presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa (di cui 7 cardinali), 9 vescovi delegati e rappresentanti della Santa Sede per un totale di 79 persone in rappresentanza di 45 paesi del continente europeo.
Per molti può essere scontato ma il diritto alla libertà non vale per tutti: soprattutto per chi è costretto a migrare perché nella sua terra non si può vivere in pace, si è perseguitati, ci sono conflitti, terrorismo, povertà, fame, degrado ambientale. O semplicemente non ci sono opportunità, di alcun tipo. Per cercare di dare a tutti la libertà, di restare a casa o di partire, la Cei ha lanciato una grande Campagna della durata di tre anni, stanziando 30 milioni di euro per progetti nei Paesi di provenienza, di transito e di accoglienza dei migranti. Se ne occuperanno il Servizio degli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, Caritas italiana, le Fondazioni Missio e Migrantes
La prima prolusione del cardinale Gualtiero Bassetti al Consiglio permanente della Cei è una chiamata all'impegno per la Chiesa italiana e i cattolici, sulla scorta della "profezia" di cinque anni di magistero di Papa Francesco. Lavoro, giovani, famiglia e migrazioni le priorità.
Francesco ha riflettuto sul Vangelo odierno degli operai della vigna.
Il Papa ha dedicato l'udienza di oggi alla speranza, spiegando con una serie di imperativi cosa significhi educare a questa virtù.
“Facciamo il primo passo” era il motto del viaggio apostolico. Il Papa ha indicato e ha intrapreso il cammino con i colombiani. Quelli di noi che lo hanno seguito da vicino, hanno avuto la netta sensazione che ci sarà un “prima” e un “dopo” segnato dal viaggio del Papa, per il bene della società colombiana.
Le parole del Santo Padrenell'incontro con il clero nel centro eventi La Macarena di Medellin. "Anche in questo periodo di crisi il Signore continua a chiamare".
I tre imperativi al centro dell’omelia pronunciata dal Papa nella Messa all’aeroporto di Medellín. "La Chiesa non è una dogana dalle porte chiuse".
Il Santo Padre ha celebrato l'Eucarestia a Villacencio invitando i colombiani, presenti in gran numero, a "non avere paura". “La riconciliazione non è una parola astratta; se fosse così, porterebbe solo sterilità, anzi, distanza - le parole del pontefice.
"Una Chiesa in missione", a servizio dei sacerdoti e dei laici, attenta alle sfide del tempo presente. L'impegno in Amazzonia e l'invito ad "uscire" nelle periferie della società.
Le "tenebre" della Colombia, le divisioni politiche e sociali al centro dell'omelia pronunciata dal Santo Padre.
Dal balcone del palazzo cardinalizio di Bogotà il Santo Padre ha dettato ai giovani le loro potenzialità: "sapete insegnarci l'incontro". Francesco ha ricordato come non sia tutto bianco o nero ma come ci siano "diverse tonalità di grigio".
Il Papa chiama, e i suoi atenei rispondono con un percorso formativo congiunto che per la prima volta mette in sinergia sette istituzioni universitarie e un istituto di studi superiori. Intervista con p. Prem Xalxo (Pontificia Università Gregoriana), coordinatore del progetto.
La lettera di ringraziamento del Santo Padre rivolta a Kiko Arguello per il Diario ricevuto in dono di Carmen Hernandez, scomparsa un anno fa.
Angelus domenicale incentrato sul Vangelo in cui Gesù invita al discepolato e preannuncia la passione. La preghiera del Papa per le popolazioni dell’Asia Meridionale, che ancora patiscono le conseguenze delle alluvioni.
Presentato al Papa il documento “Tra Gerusalemme e Roma – Riflessioni sui 50 anni dalla Nostra Aetate” che una delegazione formata da tre delle principali istituzioni rabbiniche internazionali. "Noi ebrei consideriamo i cattolici come nostri partner, come stretti alleati, amici, fratelli nella comune ricerca di un mondo migliore che sia benedetto dalla pace, dalla giustizia sociale e dalla sicurezza”. Monsignor Ambrogio Spreafico (Cei) parla di documento "storico": "È la prima volta che l’ebraismo ortodosso fa un documento ufficiale in risposta non solo a Nostra Aetate ma alla storia di dialogo con il mondo ebraico che il documento conciliare ha messo in movimento”.
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza i rappresentati del Korean Council of Religious Leaders e ha parlato del dialogo e della riconciliazione.
Il Santo Padre atterrerà nella capitale colombiana nel pomeriggio del 6 settembre. Nella nunziatura alloggerà per tutto il periodo della visita e dedicherà a Bogotá tutta l’intensa giornata del 7 settembre, durante la quale – tra i vari impegni – incontrerà i giovani in Plaza de Bolívar, i vescovi colombiani in arcivescovado, il mondo della cultura durante una visita all’Università Javeriana, e il direttivo del Celam.
Sabato 2 settembre, i leader delle sette religioni principali in Corea avranno una udienza speciale con il Santo Padre. "Chiederemo a papa Francesco la sua preghiera e il suo aiuto per il popolo coreano e la riunificazione della penisola coreana”, dice al Sir monsignor Igino Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju e presidente della Conferenza episcopale coreana. L'arcivescovo lancia un appello: "Cercare la pace non con le armi o con le sanzioni, ma attraverso il dialogo, la negoziazione e il rispetto reciproco ad ogni costo.
L'appello del papa durante l'udienza generale di oggi. Poi l'invito ai giovani: "quelli che non sperano sono vecchi prima del tempo".
La Chiesa, che ha le crepe, ha continuo bisogno di essere riparata.
Secondo fonti locali la visita sarebbe prevista dal prossimo 27 novembre.
Riprese le udienze generali di Francesco nell'Aula Paolo VI.
L'invito a regolarizzare le presenze per una cittadinanza slegata da requisiti economici e linguistici.