Chiesa

Centesima udienza per papa Francesco in una piazza san Pietro gremita di fedeli. Il Papa ha abbracciato moltissimi bambini, poi ha dedicato la sua catechesi alla vita familiare, entro cui pregare, nella certezza che la carezza di Dio precede tutte le cose. "Che bello quando la mamma e il papà insegnano ai piccoli a mandare un bacio alla Madonna!" - ha esclamato il pontefice.

Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà: "Il Meeting intende riprendere la sua natura originaria e partecipare in tal modo all’impegno del Paese per uscire dalla crisi". Sulle vicende giudiziarie: "Se c’è qualcuno di noi che ha sbagliato, risponda". Un’edizione all’insegna della sobrietà: "Con meno delle metà si son fatte le stesse cose".

Per il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, non c'è stata chiusura e "chi ha interpretato così non ha nessuna sensibilità religiosa, teologica, filosofica". E ancora: "Abbiamo incontrato tutti i papi ma lo abbiamo fatto sempre in occasioni ecumeniche. Non c'è mai stata una interlocuzione diretta e soprattutto con il valore delle cose che ci siamo detti oggi".

A una persona: Cristo, pane vivo, nutrimento indispensabile.

Papa Francesco ha scelto per la Giornata Mondiale che si svolgerà il 17 gennaio 2016, un tema che ha l'obiettivo di scuotere le coscienze: "Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia". Occorre andare oltre la procedura umanitaria, affermando una decisa opzione culturale che aiuti l'opinione pubblica a superare le chiusure dell'anima.

Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo: "La scelta del Papa è per noi motivo di gioia e di grande responsabilità". "Come testimone e apostolo della misericordia - aggiunge - intende suggerire un modello di Chiesa che sta vicino alla gente, che cura e fascia le ferite ma anche un modello di pastore". La preparazione diocesana all'evento e il Giubileo dei "Gruppi di preghiera".

Papa Francesco ha scelto "Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia" come tema per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà il prossimo 17 gennaio. Al centro del messaggio, l'Anno della Misericordia e la necessità di non cadere nell'indifferenza.

Il pontefice ha dedicato l'udienza generale di questa mattina al mondo del lavoro e della famiglia. Al centro della riflessione di Bergoglio il rischio di una organizzazione del lavoro legata ai profitti e al guadagno, nell'ottica di una divinizzazione pericolosa. Lo stile laborioso, per il Papa, "si impara in famiglia".

Seconda catechesi di agosto nell'Aula Paolo VI per il pontefice dedicata ai momenti che scandiscono la vita familiare. Bergoglio ha parlato dell' "ossessione del profitto economico" che mettono a rischio i ritmi della vita, a partire dal momento della festa.

Da Papa Francesco la pista da seguire: "Uscite dal vostro nido verso le periferie dell'uomo e della donna di oggi! Per questo, lasciatevi incontrare da Cristo. L'incontro con Lui vi spingerà all'incontro con gli altri e vi porterà verso i più bisognosi, i più poveri". Un forte invito a contrastare i rischi della modernità che insidiano le comunità: dalla secolarizzazione all'imborghesimento.

Nella scelta della famiglia, “Chiesa domestica”, con le sue sfide inedite e le sue grandi risorse, la Chiesa respira a pieni polmoni, per se stessa e per tutta l’umanità. Le parole chiave: da collegialità a sinodalità, da parresia ad ascolto, da misericordia a madre e discernimento. Appuntamento a ottobre per concludere un percorso originale di vita della Chiesa.

E' il tema scelto da papa Francesco per la prossima Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2016). Le prime notizie diffuse dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Il Papa ha incontrato il Movimento Eucaristico Giovanile parlando dell'emergenza del Mediterraneo. Bergoglio ha parlao di guerra invitando ancora all'accoglienza e al dialogo. Ancora una volta il riferimento ai nonni come tesoro prezioso.

I vescovi francesi e spagnoli delle diocesi toccate dal percorso dell'antico pellegrinaggio, hanno scritto una lettera pastorale dal titolo "Il cammino di San Giacomo: ricerca e incontro". Monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne: "È un cammino di fede e di comunicazione della fede". Alla ricerca del significato originario, oggi oscurato dal turismo di massa. Il ruolo delle parrocchie.

Marianita Montresor, presidente del Segretariato attività ecumeniche, spiega la scelta di Assisi: "Un approdo, simbolicamente importante. Dice la tensione verso un ecumenismo che abbia il coraggio di vivere il dialogo in profondità, ma soprattutto in spirito di povertà, come Francesco... Inoltre, Assisi è la città dove si è tenuto il primo grande incontro interreligioso di preghiera per la pace".

In un messaggio per la Supreme Convention apertasi nei giorni scorsi a Filadelfia, negli Stati Uniti. L'attenzione di Francesco al "bene comune" della società americana. Un primo momento di riflessione da parte del Papa in vista del prossimo viaggio negli USA.