Video

stampa

Continua la tradizione presepiale i presepi napoletani. Centinaia di persone ogni giorno, di questo periodo, raggiungono la metropoli campana per visitare la famosa via di San Gregorio Armeno. Un lembo di strada tra i decumani del centro storico partenopeo, che ospita decine e decini di artisti del presepe locali e non. Ci siamo andati, per ammirare come per il Natale 2014 si è espresso l'ingegno nella raffigurazione della nascita di Gesù. Non mancano, insieme ai tradizionali Maria, Giuseppe, l'asinello, i cosiddetti vips. Dalla politica, rigorosamente in maniera bi - tri partisan, allo spettacolo, fino allo sport, con i calciatori dell'amatissima squadra del Napoli in prima fila.

Per il secondo anno consecutivo, a farla da padrone però è papa Francesco, riprodotto con la sua veste bianca e gli occhialini. Tra le novità di questa edizione, anche una statuina di Bergoglio che apre e chiude le braccia, dall'immancabile nome "Papa mobile".

La tradizione presepiale di san Gregorio Armeno ha un'origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita del presepe napoletano è naturalmente molto più tarda e risale alla fine del '700.

Vento e pioggia non hanno fermato i cosentini. Tanta gente anche quest'anno all'ormai tradizionale concerto di Capodanno in piazza dei Bruzi offerto dall'Amministrazione comunale. Come avviene ormai da diversi anni, migliaia di persone hanno raggiunto il centro della città, la piazza del Municipio, che pian piano s'è andata riempiendo, e corso Mazzini. Ogni tanto anche qualche fiocco di neve, nonostante il vento talvolta forte e la temperatura rigida. Anche tante famiglie, oltre ai tanti gruppetti di giovani a partecipare alla festa d'inizio anno. Saluti, strette di mano, sorrisi e...brindisi, per giovani e meno giovani, salutando l'arrivo del 2015. Migliaia di ombrelli colorati. De Gregori s'è presentato sul palco già passata l'una. "Devo dirvi una cosa che probabilmente vi hanno già detto: buon anno". Ha esordito così il cantautore, prima di sedersi dinanzi al microfono al centro del palco e a deliziare il pubblico con le sue esibizioni. Artista tra i più longevi e amati del panorama italiano, le sue canzoni più famose sono echeggiate fortemente nella piazza che, minuto dopo minuto, diventava sempre più numerosa. "Rimmel", "Donna cannone", "Il fischio del vapore", tanti i brani cantati dal cantautore romano. De Gregori è arrivato nella città dei Bruzi a poche settimane dall’uscita del suo ultimo lavoro discografico, il doppio album "Vivavoce", nel quale il cantautore rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio. Canzoni conosciute e amate, come "Generale", che è stata cantata quasi in coro dalla piazza, così come "La leva calcistica del '68". Un artista per tutte le generazioni.