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Pareggio per 0-0 del Cosenza nella seconda gara consecutiva tra le mura amiche. Questa volta, nella prima giornata del girone di ritorno, al San Vito era di scena la Salernitana, autentica corazzata del torneo. Il Cosenza, dinanzi ai quotati avversari, non ha demeritato e, attraverso una condotta di gara molto attenta, ha portato a casa un prezioso pari. I Silani ora sono a 23 punti, in una zona relativamente tranquilla di classifica.

Partita difficile per i silani, che hanno lasciato ai campani l'iniziativa del gioco, vuoi per una precisa scelta tattica di mister Roselli, vuoi per la forza nel palleggio dei salernitani.

Formazione. Cosenza in campo con Ravaglia, Ciancio, Sperotto, Arrigoni, Magli, Tedeschi, Corsi, Caccetta, Cesca, Calderini e Tortolano. La sorpresa è il centravanti Cesca al posto del titolare Cori, che però non s'era adeguatamente allenato in settimana. 4-3-3 prudente per la squadra di Roselli, che però non disdegna le ripartenze, spesso però imprecise.

La cronaca. Non tantissime le occasioni da rete al San Vito. La Salernitana assume da subito l'iniziativa del gioco, il Cosenza cerca di pungere in contropiede. Al 16' Perrulli effettua un tiro cross con Ravaglia che gira in calcio d'angolo. aprima vera occasione, però, è per il Cosenza: al 25' cesca si invola sul lato sinistro dell'area ben imbeccato da Arrigoni, punta il difensore e, cercandolo di beffare, tira a giro. La palla si perde alta di due metri. Al 31' il solito Perrulli tira dal limite, con Ravaglia che blocca la palla arrivata centralmente. I salernitani tentano di girare intorno all'area locale, ma il Cosenza difende bene. Nella ripresa il leit motiv non cambia, ma la Salernitana sembra meno ordinata e commette maggiori errori di passaggio. Al 3' Cesca si gira in area ma tira fuori. Al 16' la migliore occasione da gol per gli ospiti: Negro raccoglie un cross dalla trequarti e di testa sfiora il palo alla destra di Ravaglia. Due minuti dopo ci prova Favasuli su punizione. Palla deviata e che si spegne sul fondo, in calcio d'angolo. Anche il Cosenza ha l'opportunità di una punizione. E' il 28' ed Arrigoni ritenta il bis, dopo lo straordinario gol di martedì scorsa (vedi video). La palla gira ma non si abbassa e termina di poco alta la porta difesa da Gori. Succede poco più, il match finisce 0-0.

Risultato importante e prezioso per il Cosenza, che muove la classifica, in un match tradizionalmente sentito dalle due tifoserie. Lo stesso mister Roselli, sostituendo Calderini e Tortolano, oltre a Cesca per Cori, ha voluto difendere il pareggio, riuscendoci. Oggi erano presenti oltre tremila spettatori al San Vito in una giornata nuvolosa, minacciante pioggia, ma non fredda. Alla fine lo 0-0 è giusto.

Continua la tradizione presepiale i presepi napoletani. Centinaia di persone ogni giorno, di questo periodo, raggiungono la metropoli campana per visitare la famosa via di San Gregorio Armeno. Un lembo di strada tra i decumani del centro storico partenopeo, che ospita decine e decini di artisti del presepe locali e non. Ci siamo andati, per ammirare come per il Natale 2014 si è espresso l'ingegno nella raffigurazione della nascita di Gesù. Non mancano, insieme ai tradizionali Maria, Giuseppe, l'asinello, i cosiddetti vips. Dalla politica, rigorosamente in maniera bi - tri partisan, allo spettacolo, fino allo sport, con i calciatori dell'amatissima squadra del Napoli in prima fila.

Per il secondo anno consecutivo, a farla da padrone però è papa Francesco, riprodotto con la sua veste bianca e gli occhialini. Tra le novità di questa edizione, anche una statuina di Bergoglio che apre e chiude le braccia, dall'immancabile nome "Papa mobile".

La tradizione presepiale di san Gregorio Armeno ha un'origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita del presepe napoletano è naturalmente molto più tarda e risale alla fine del '700.