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Le agenzie di viaggio fanno i conti con la ripresa

Gli esercenti: al momento sono poche le prenotazioni 

Le agenzie di viaggio  fanno i conti con la ripresa

Mare, montagna, lago o città d’arte? Ogni anno in famiglia o tra amici argomento di discussione sono il periodo e la meta da scegliere per ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare a sé stessi e staccare la spina dopo mesi di lavoro. Ma qual è lo scenario di questo 2020? L’immagine è quella di un Paese che ha dovuto e continua a fare i conti, come il resto del mondo, con un virus che ha causato migliaia di vittime e che ha messo in ginocchio l’economia. Distanziamento sociale e dispositivi di protezione individuale sono all’ordine del giorno; chi andrà in vacanza dovrà fare i conti con ingressi contingentati negli stabilimenti balneari e locali in cui non sarà possibile consumare un drink al bancone.

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Ad un mese della riapertura siamo andati in alcune agenzie di viaggio della nostra città per conoscere come saranno le vacanze e per scoprire come è stata la riapertura. Marcello Ateniese, titolare di un’agenzia di viaggi da 10 anni, ci racconta che “l’apertura è stato un segno per ripartire. Dalla riapertura non abbiamo fatto nulla, ci contattano per qualche informazione, ma nulla di fatto, nessuna prenotazione. La vita a seguito del Covid-19 è cambiata in modo radicale, il nostro settore si è fermato; al momento non stiamo lavorando. Dalle poche richieste ricevute Sicilia, Puglia e Calabria sono le regioni più gettonate. Chi ci contatta chiede informazioni sui prezzi, la formula residence è quella preferita”. Anche per Andrea Cava, titolare di un’agenzia di viaggi da 8 anni, “la ripartenza è lenta, sia per la paura che per la mancanza di voli. Alcuni- spiega-ci contattano per la richiesta di preventivi per viaggi soprattutto in Italia, poi c’è la richiesta di biglietti per il rientro a casa o per fare visita ai familiari”. Anche per chi si rivolge a lui le “mete più gettonate sono Calabria, Sicilia e Puglia. Le richieste sono poche, i clienti richiedono ville con piscina, possibilmente ad uso esclusivo, a fare questa richiesta sono gruppi di amici che vogliono trascorrere le vacanze insieme”. Mario Covelli, che da 2 anni collabora con un’agenzia di viaggi, invece ci racconta: “L’inizio è positivo.

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Quando abbiamo proposto viaggi, appositamente pensati della durata di un giorno, pensavamo che le persone potessero mostrare diffidenza”. E prosegue:” Nel periodo di lockdown siamo rimasti in contatto con i clienti più affezionati, in tanti manifestavano la voglia di tornare a viaggiare; accanto a loro, ovviamente c’è una fetta che ancora è restia a viaggiare; tutto sommato, però, la situazione è positiva rispetto a ciò che ci aspettavamo, sicuramente in parte è  dovuto al fatto che la nostra regione ha una situazione diversa rispetto a quella del nord. Chi decide di viaggiare chiede informazioni sulle precauzioni adottate per evitare il contagio. Al momento della partenza viene rilevata la temperatura; inoltre vengono distribuiti mascherine e gel igienizzante, vengono rispettate le norme di distanziamento, a meno che non si tratta di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Per andare incontro alle persone - prosegue - sulla nostra pagina abbiamo lanciato un sondaggio per conoscere quali località avrebbero voluto visitare. Ischia, Costiera amalfitana e diverse località della Sicilia sono le mete più richieste, cercheremo di accontentare i clienti”. Anche in questo caso Puglia, Calabria e Sicilia vanno per la maggiore; ad esse si aggiungono Basilicata e Campania. Per incentivare il turismo nella nostra regione è nata ‘aMare Calabria’, la proposta pensata per quanti trascorreranno le ferie a casa: “Il mese di agosto- ci spiega Mario- ogni mercoledì partiremo per un viaggio della durata di un giorno in alcune località balneari, la scelta è ricaduta su San Nicola Arcella-Praia a Mare; Roseto Capo Spulico-Rocca Imperiale; Tropea-Capo Vaticano; Soverato-Caminia e Scilla-Pizzo; un motivo in più per riscoprire la Calabria, una regione ricca di luoghi incantevoli”. Viaggiare in autobus “comporta la perdita del 50% dei posti disponibili, qualche posto si recupera con i componenti dello stesso nucleo familiare, però c’è sempre un tetto massimo da rispettare: ad esempio su un autobus da 80 posti in caso di persone della stessa famiglia di possono recuperare 10-12 posti. In termini di costo c’è un lieve aumento in considerazione della fornitura di mascherine e gel igienizzante a tutti, a cui si aggiunge il costo dell’assicurazione, che a causa del Covid-19 è aumentato, però abbiamo cercato, soprattutto per i primi viaggi organizzati, di mantenere il costo invariato, anche per incentivare le persone a partecipare. Di tanto in tanto facciamo delle offerte, ad esempio lo scorso anno a dicembre abbiamo organizzato un viaggio di un giorno a Napoli al costo di 20 euro, e la risposta è stata positiva. Cerchiamo sempre di creare un clima familiare accogliendo, facendo divertire e coccolando chi viaggia con noi”, confida. Diverso scenario per i viaggi più lunghi: “Per quanto riguarda le prenotazioni di viaggi di più giorni ancora siamo ancora in una fase critica; forse siamo in una fase di attesa, al momento sono poche le prenotazioni”, conclude. Potrebbe affascinare, e il condizionale è d’obbligo dal momento che ancora non è utilizzabile, il ‘bonus vacanze’, la misura pensata dal Governo per risollevare le sorti del settore turistico. Il contributo di 500 euro per le famiglie (che scende a 300 per le coppie e 150 per i single) è spendibile in un’unica soluzione dall’ 1 luglio al 31 dicembre nelle strutture ricettive di tutta Italia. Richiedibile ed erogabile esclusivamente on line (è necessario possedere carta d’identità elettronica o identità digitale spid), è indirizzato alle famiglie con un reddito Isee fino a 40mila euro. Su questa misura, intanto, regna l’incertezza nei tour operator che abbiamo sentito: se da un lato il bonus potrebbe rivelarsi una buona opportunità, dall’altro sono ancora scarne le informazioni. Le strutture ricettive che decideranno di aderire all’iniziativa effettueranno uno sconto immediato sul costo del soggiorno pari all’80% (lo sconto verrà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile o cedibile agli istituti di credito), mentre il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta al momento della dichiarazione dei redditi dalla persona a cui è intestato il documento di pagamento del soggiorno.

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