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Tutti pronti per Rio

297 gli atleti italiani, con alcune assenze pesanti

Tutti pronti per Rio

Ci siamo. Dopo settimane di attesa e di apprensione, con il mondo che sembra in ostaggio del terrore, ecco i Giochi di Rio, un’edizione che si annuncia memorabile, con la speranza che ci aiutino a esorcizzare uno dei momenti più tragici per l’umanità. Precedute dalla clamorosa esclusione dei protagonisti dell’atletica leggera russa, accusati di doping di Stato, saranno Olimpiadi di rara intensità, con tanti record che sembrano in procinto di essere superati.
L’Italia sarà presente in forze, ben 297 gli atleti, con la nostra portabandiera Federica Pellegrini, il grande rimpianto Tamberi, gli strascichi polemici della vicenda Schwarzer e un gruppo di atleti che punta decisamente alla medaglia, con una percentuale femminile record, 142 donne (gli uomini sono 155) che toccano la quota mai raggiunta del 47,81%, ben oltre il già lusinghiero 43,7% di Londra 2012. L’Italia è a caccia della medaglia d’oro numero 200 che ormai è a un solo passo: c’è solo da capire chi conquisterà l’alloro che farà tagliare questo prestigioso traguardo. Le maggiori speranze arrivano dal nuoto, non solo con la Pellegrini ma soprattutto con il lanciatissimo Gregorio Paltrinieri, poi avremo altre chance con sport in cui la tradizione italiana ha sempre avuto il suo peso: dalla scherma alla pallanuoto, alla pallavolo femminile, fino al tiro con l’arco e il tiro a segno, con i due campioni uscenti Giovanni Galiazzo e Niccolò Campriani, senza dimenticare gli outsider che ogni volta si affacciano silenziosi alla ribalta.
Ma ci saranno anche assenze pesantissime: tanto per cominciare le nazionali di calcio e di basket, che pur rappresentando insieme oltre il 50% del nostro movimento agonistico in fatto di tesserati, sono cadute davanti ad ostacoli sicuramente abbordabili. L’età media complessiva degli azzurri si attesta intorno ai 27 anni, leggermente più bassa rispetto a Londra: atleta più longevo è l’intramontabile campione del tiro a volo Giovanni Pellielo (46 anni), che è anche il nostro atleta che vanta il più alto numero di partecipazioni olimpiche (7), mentre la nuotatrice Sara Franceschi (17 anni compiuti a febbraio) sarà la più giovane della missione. Difficile fare previsioni sul bottino complessivo: qualcuno al Coni vorrebbe fissare nell’obiettivo minimo quegli 8 ori raggiunti sia a Londra che a Pechino. Ma non sarà facile. Ormai qualsiasi nazione, anche la più piccola, ha le potenzialità per portare almeno un suo atleta a una delle finali. Ma la vittoria più bella sarebbe quella di assistere a dei Giochi sereni, non turbati da quell’odio che sta ormai travalicando ogni confine e ogni coscienza. Sport significa pace e civiltà, due parole che oggi sembrano tramontare ma che ognuno di noi deve impegnarsi ad onorare ogni giorno, in campo e fuori.

Fonte: Sir
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