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Cosenza, è andata così. Ma applausi

Dopo il pareggio di Andria subito in rimonta, i rossoblù sono praticamente fuori dalla zona play off. Settimana prossima ultimo atto al Marulla contro l'Ischia. Ma questa squadra è da applaudire.

Cosenza, è andata così. Ma applausi

Lo avevamo capito da qualche domenica, che a questo Cosenza mancava qualcosa per fare il grande passo. Troppi punti buttati alle ortiche e da non perdere per strada, se si vuole puntare alla promozione. Forse il pareggio subito con doppia rimonta ad Andria è l'immagine di una stagione esaltante, ma a cui è mancata la ciliegina sulla torta. Dopo il grande girone d'andata, con l'unico neo della numero zero alla casella delle vittorie fuori casa, nel ritorno sono stati troppi gli intoppi, le occasioni mancate. Ma ci sarà tempo per analizzare criticamente e con la lente d'ingrandimento tutto il campionato del Cosenza. Manca ancora una partita e, matematica alla mano, il Cosenza addirittura potrebbe ancora far parte delle 4 stars chiamate a giocarsi i play off. Ma se prima della penultima giornata le possibilità, statistiche alla mano, erano del 33%, adesso sono scese vorticosamente. Tant'è, anche in Puglia il Cosenza ha dimostrato di essere una squadra unita, forte nel gruppo, desiderosa di lottare su ogni pallone, di impegnarsi dal primo al novantesimo. I gol di Statella, che finalmente va in rete regolarmente dopo un lungo digiuno, e di La Mantia, questa volta decisivo dal primo minuto, avevano illuso, ma dato anche la cifra di un attacco che sa segnare, a dispetto della prima ampia fetta di campionato, dove i gol sono arrivati con il contagocce. Peccato che anche la difesa, però, abbia preso a subire gol, e i due presi ad Andria in pochi minuti rappresentano certamente un brutto neo, di cui si pagano amaramente le conseguenze. Peccato, perché con il contemporaneo pareggio della Casertana a Messina (i giallorossi avevano anche fatto il 2-1, annullato per fuorigioco alquanto dubbio), i rossoblù sarebbero stati a un solo punto dai campani. Quantomeno, la piazza era già pronta a sognare un'ultima giornata da brividi. Ma il calcio è capace di esaltarti e deprimerti in pochi attimi, tanto  bello quanto tremendamente crudele. Veramente inusuale per il team Roselli prendere due gol in così poco tempo, non reggere l'urto di una squadra comunque già salva, anche se desiderosa di tenere inviolato il proprio rettangolo verde. Adesso rimane l'ultimo anno di un'annata comunque straordinaria, in cui la città a più riprese ha sognato primato e play off. Settimana prossima al San Vito arriva l'Ischia. Mettere in vetrina una vittoria è il degno epilogo.

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