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Zanotti (Fisc): "essere giornalisti con l'odore dei lettori"

Intervento al Convegno Fisc a L'Aquila.

“Ricostruire un nuovo umanesimo”, prestare “attenzione all’uomo, a tutto l’uomo, quello che vive nelle periferie esistenziali e geografiche”, essere - parafrasando l’ormai celebre espressione di papa Francesco “giornalisti con l’odore dei lettori”. Così Francesco Zanotti, presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), ha aperto oggi pomeriggio a L’Aquila il convegno nazionale della Fisc, che ha a tema “L’Italia da riprogettare e preservare nella nostra storia”, occasione - ha spiegato - per “riflettere sulla ricostruzione non solo di questi territori e queste comunità, distrutte dal terremoto”, ma anche “sul Paese che sta vivendo, ormai da lunghi anni, una profondissima crisi economica”. Essere, dunque, “giornalisti con l’odore dei lettori”. “Dobbiamo stare in mezzo alla gente - ha aggiunto - per raccontarne e condividerne gioie e dolori, fatiche e speranze”, seguendo “le cinque vie di Firenze”: uscire (“non stare in redazione, ma consumare le scarpe in senso effettivo”), annunciare (“formare informando, con il nostro mestiere di giornalisti”), abitare (“non sfuggire, essere presenti, coltivare le relazioni, stare sulle situazioni”), educare (“alla ricerca della verità, ponendo domande, facendo sorgere quelle domande fondamentali per ciascuno di noi”), trasfigurare (“dare un senso a ciò che facciamo”).

La “Consultazione pubblica sull’attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale” avviata dall’Agcom rappresenta “un massacro per i nostri giornali”. Così si è espresso Francesco Zanotti, presidente della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici, che rappresenta 190 testate locali), oggi a L’Aquila in apertura del convegno nazionale della Federazione, ricordando pure l’incertezza che regna sul fondo per l’editoria. “Quando vengono tagliati i contributi su periodi già passati - ha domandato - o, peggio ancora, non vengono quantificati quelli relativi ad anni già chiusi (mi riferisco ad esempio al 2014, non ancora definito con i bilanci che si stanno chiudendo), come si garantisce il pluralismo e l’autonomia dell’informazione, presidio di democrazia?”. Zanotti ha ripreso il discorso d’insediamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allorquando - tra i diritti di cui è garante - ha citato “l’autonomia e il pluralismo dell’informazione”, definendoli, appunto, “presidio di democrazia”. “Da mesi ormai - ha ricordato - portiamo avanti la petizione #menogiornalimenoliberi che mi piace declinare come ‘più giornali più libertà’, ma al momento risposte certe non arrivano”. Zanotti ha chiesto ancora una volta “rigore ed equità”: “Rigore, perché si devono sostenere quelli che meritano; equità, perché situazioni simili vanno trattate nello stesso modo”.

Fonte: Sir
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