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Cosenza vista dai giornali esteri

Sport, politica e arte gli argomenti che suscitano la curiosità di europei e americani

Cosenza vista dai giornali esteri

Cosenza vista con gli occhi di chi la guarda da fuori, ossia i giornali europei e internazionali che, periodicamente, dedicano attenzione alle meraviglie bruzie, rendono omaggio ai protagonisti che portano in alto la Calabria, ma non risparmiano le necessarie critiche.
Ultimo in ordine cronologico, il reportage di Welt.de dal titolo “Cosenza, Kalabrien, hier stehen tische und stühle mitten auf dem straße” (Cosenza, Calabria, qui ci sono tavoli, sedie per strada), pubblicato a gennaio 2021. L’articolo restituisce l’immagine di una città dinamica e a misura d’uomo, in top ten alla voce “capoluoghi più vivibili d’Italia” secondo il Sole 24 Ore. “Hier trifft man sich. Und hier trifft man auf Kunst (Qui le persone si incontrano. E qui le persone incontrano l’arte)”, sentenzia Susanne Kilimann, conquistata dai capolavori di Salvador Dalì e Giorgio De Chirico su Corso Mazzini e dallo spettacolare ponte costruito da Santiago Calatrava, che mette in collegamento centro storico e aree di movida.
Non solo glamour: la stampa tedesca guarda con attenzione anche alla politica calabrese. Il compianto presidente di Regione, Jole Santelli, concesse la sua ultima intervista a Der Spiegel, settimanale di inchiesta con sede ad Amburgo (L’Espresso di Germania, per capirci). “Heute haben wir die historische Chance, das Problem des Südens ein für allemal zu lösen (Oggi abbiamo la storica occasione di risolvere una volta per tutte il problema del Sud)”, diceva la Santelli a Frank Hornig, fiduciosa che l’emergenza coronavirus potesse dare alla Regione la possibilità di rilanciarsi economicamente. Sarebbe morta la notte dopo aver rilasciato queste dichiarazioni.
Proprio al modello Calabria aveva guardato il New York Times durante la prima ondata di Covid-19. In un articolo scritto da Jason Horowitz dal titolo “For Southern Italy the coronavirus becomes a war on two fronts (Per il Sud Italia il coronavirus diventa una guerra su due fronti)”, si evidenziava come la scelta della Santelli fosse stata necessaria per impedire che il sistema sanitario collassasse come stava avvenendo al Nord. L’esempio riportato è emblematico: “In the region’s Cetraro hospital, the appearance of a single coronavirus patient forced the entire emergency room to be closed and completely sanitized because administrators had not set up a distinct path to avoid contamination (Nell’ospedale di Cetraro, un singolo caso di paziente positivo al coronavirus aveva costretto il reparto di medicina d’urgenza a essere chiuso e completamente sanificato perché i dirigenti non avevano creato percorsi diversi per evitare la contaminazione tra i ricoverati)”, spiegava Horowitz.
Da un presidente di Regione a un intellettuale che dà lustro alla Calabria nel mondo. A gennaio 2019, Par Marc Semo, giornalista di Le Monde, intervistò Nuccio Ordine, professore ordinario di letteratura italiana presso l’Università della Calabria per parlare di “L’utilità dell’inutile”. Nell’articolo il docente calabrese viene descritto così: “Cet amoureux de «Don Quichotte», grand spécialiste du philosophe Giordano Bruno, il est le passeur d’une culture classique qu’il transmet avec passion (Amante di Don Chiscotte e grande esperto del filosofo Giordano Bruno, è il traghettatore di una cultura classica che trasmette con passione”)
Niente, comunque, incuriosisce la stampa internazionale più di documentare la passione con cui il Cosenza calcio viene trascinato da una curva caldissima e appassionata, curva che meriterebbe la Serie A. In un reportage di settembre 2019, Tobias Jones di The Guardian, ha raccontato la propria esperienza tra gli ultras rossoblù in occasione di Siena-Cosenza, finale di playoff di Lega Pro, partita vinta dai “Lupi” per 3-1. “It’s the grand final to reach the promised land of Serie B, Italy’s second division. It’s a hot evening in June and there’s a sense that this year, at last, luck is on the side of the small Calabrian city (È la grande finale per raggiungere la terra promessa per la Serie B. È una calda sera di giugno e aleggia la sensazione che quest’anno la fortuna aiuterà la piccola città calabrese)”, scriveva Jones. E a proposito di miracoli sportivi, ventiquattro mesi, un’emergenza sanitaria e due sofferte stagioni in categoria cadetta dopo, i rossoblù sono tornati ad attirare l’attenzione della stampa internazionale, questa volta francese. Ad agosto 2020, Augustin Bouyssou di Le Figarò ha presentato una statistica indicativa di come la squadra di mister Occhiuzzi sia stata straripante dopo il lockdown. “Lors des dix rencontres disputées en juin et juillet, Cosenza a décroché 22 points, sauvant sa peau en finissant 15e (Nei dieci match giocati tra giugno e luglio il Cosenza ha raccolto 22 punti, finendo il campionato al quindicesimo posto in classifica)”. Chi si è comportato meglio in Europa? Soltanto il Manchester City.

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