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Transenne per preservare il sagrato di Santa Teresa

Da troppo tempo il sagrato della chiesa  era diventato un ricettacolo di rifiuti e sporcizia lasciati da quanti, durante la notte, si intrattengono nella piazza antistante

Transenne per preservare il sagrato di Santa Teresa

Sembra finalmente aver trovato una soluzione l’annoso problema, più volte segnalato sulle pagine del nostro settimanale, che da troppo tempo interessa il sagrato della chiesa di Santa Teresa, ricettacolo di rifiuti e sporcizia lasciati da quanti, durante la notte, si intrattengono nella piazza antistante l’edificio sacro, che si trova al centro della movida cittadina. “Grazie a queste transenne amovibili, dono di un nostro parrocchiano che lavora il ferro, riusciremo a preservare il sagrato della nostra chiesa” – ci ha spiegato il parroco don Dario De Paola, aggiungendo come anche il comando dei vigili urbani di Cosenza avesse accordato loro delle transenne utili a preservare l’area sacra, “ma che grazie a quelle donate alla parrocchia abbiamo voluto restituire ai vigili per le tante necessità quotidiane”.

sagrato santa teresa (9)

“Ogni mattina – continua il parroco -, tocca ai volontari che si occupano della pulizia della nostra chiesa, dover rimuovere bottiglie, rifiuti e qualche volta anche vomito dai gradini che consentono l’accesso all’edificio sacro. Ora, grazie alle transenne, che saranno aperte al mattino prima delle funzioni e richiuse la sera al termine delle stesse, riusciremo a mantenere lo spazio pulito e decoroso”. Insomma, da adesso in poi, lo spazio del sagrato risulterà protetto e completamente restituito ai fedeli. “Quello del sagrato è, infatti, uno spazio liturgico, un luogo sacro del quale se ne prevede l’utilizzo in alcuni sacramenti come il Battesimo o durante la notte di Pasqua per l’accensione del fuoco; le scalinate, ancora, ci ricordano che l’ingresso in Chiesa deve essere accompagnato da un abbandono delle cose del mondo per accogliere quelle di Dio” – sottolinea ancora il parroco che non nasconde la sua soddisfazione per aver trovato finalmente una soluzione. Soluzione che da parte della parrocchia era stata cercata in diverse occasioni coinvolgendo anche i locali circostanti, promuovendo una turnazione nelle pulizie o istituendo una sorta di vuoto a rendere per evitare che le bottiglie di vetro venissero lasciate in giro. “Purtroppo non siamo riusciti a trovare un punto d’incontro condiviso in questi anni, nonostante i solleciti, le segnalazioni e la buona volontà di tanti nel voler affrontare e risolvere la questione”. Chiuso questo capitolo, resta da trovare una soluzione alla sporcizia che interessa l’ingresso laterale che, al momento, viste le restrizioni imposte dal Covid, viene usato come ingresso principale, mentre le tre porte poste sulla facciata vengono utilizzate dai fedeli per defluire al termine della celebrazione. “Anche le scalinate laterali e la rampa d’accesso per i disabili sono spesso piene di sporcizia e rifiuti” segnala ancora don De Paola. “Stiamo pensando una soluzione che ci consenta di mantenere pulita anche quella zona della chiesa”. Per il momento facciamo ancora appello al buon senso e al rispetto a chi vive quei luoghi fuori dalle funzioni liturgiche

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