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Stati Generali Editoria: prima la riforma dell’editoria, poi i tagli.

Alleanza Cooperative Comunicazione, FILE e FISC si associano alla proposta avanzata da FNSI, Ordine dei Giornalisti e USPI di attivare una moratoria immediata del taglio del fondo per il pluralismo, in attesa che il percorso di rivisitazione normativa avviato dal sottosegretario per l’editoria Vito Crimi giunga a compimento. 

Parole chiave: Stati generali editoria (1), riforma giornali (1), fisc (48)
Stati Generali Editoria: prima la riforma dell’editoria, poi i tagli.

Apprezzabili nel dibattito anche le valutazioni dell’UPA, Unione Pubblicitari Associati, sulla necessità di garantire prodotti editoriali di qualità, in particolare di fronte ai numeri che le fake news producono 
sul web, e sul ruolo degli inserzionisti nella tutela del pluralismo. Pur giudicando positivamente alcune proposte provenute dalla discussione, non possiamo però che conferma e le critiche sul metodo adottato dal sottosegretario Crimi per mettere mano a uno dei settori chiave per lo 
svolgimento della vita democratica. Ringraziamo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per averlo ricordato e per avere rammentato al sottosegretario Crimi che in queste occasioni 
occorre il massimo coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti. Ci 
mettiamo a disposizione per quando sarà possibile esporre le nostre 
idee sul settore. A Crimi ricordiamo che i lavoratori delle nostre imprese non bivaccano, 
ma soffrono per la crisi del settore ormai da anni. Un comparto, tra l’altro, che è stato interamente riformato da appena due anni e per cui si è deciso di cambiare in corsa le regole del gioco. 
La base della teoria dei giochi, ricordiamo, è che tutti i partecipanti siano 
razionali e logici. Ci permettiamo di dubitare di questo assunto, considerando che il prossimo interlocutore delle cooperative di giornalisti e degli editori puri sarà il ministero del Lavoro, per aprire una 
gravissima crisi occupazionale, ben più costosa della capienza del 
fondo per il pluralismo. 

Fonte: Comunicato stampa
Stati Generali Editoria: prima la riforma dell’editoria, poi i tagli.
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