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Futuro incerto per i tirocinanti. L'incontro con il presidente Iacucci

Nelle fila degli oltre 6mila tirocinanti sono 60 quelli che prestano servizio presso la Provincia di Cosenza. La situazione rischia di diventare un dramma se non si individua una soluzione

Futuro incerto per i tirocinanti. L'incontro con il presidente Iacucci

Più di seimila i tirocinanti calabresi. Alcuni di loro hanno un’età tale da rendere difficile il ricollocamento nel mondo del lavoro. Si tratta di padri, madri e giovani che prestano servizio negli enti pubblici, privati e nei Ministeri. Il loro stipendio? 500 euro al mese. Non solo. Ciò che rende ancora più assurda, difficile, incomprensibile la condizione è che presto, ad aggravare una vita, quella dei tirocinanti, che corre da tanti, troppi anni sul filo della precarietà, è che per alcuni di loro il periodo di tirocinio è vicino alla scadenza. Le battaglie e gli appelli finora sono stati infruttuosi. La paura è tanta e la parola “fine” a questa piaga sociale ancora non arriva. Nelle fila degli oltre 6mila tirocinanti sono 60 quelli che prestano servizio presso la Provincia di Cosenza. La situazione rischia di diventare un dramma se non si individua una soluzione. “Il mio impegno non mancherà, ma la Regione e anche il Governo devono fare la loro parte”. A dirlo è stato il presidente della Provincia Franco Iacucci che nei giorni scorsi, nella Sala degli specchi, ha incontrato una delegazione di tirocinanti. Degli oltre seimila tirocinanti- si tratta di disoccupati di lunga durata ed ex beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga che attraverso diverse misure di politiche attive sono stati impiegati negli Enti Locali di tutta la regione- ricordiamo che sono 60 i tirocini di inclusione sociale attivi nella Provincia di Cosenza. “Sono consapevole-prosegue Franco Iacucci - dell’importanza che rivestono questi lavoratori nei nostri Enti e anche delle loro difficoltà di fronte ad un futuro incerto, pertanto, mi sento di sostenere la proposta dei segretari generali regionali di Cgil, Cisl, Uil e Usb di aprire al più presto un tavolo di confronto. Ritengo, infatti, che solo con la concertazione e la collaborazione tra le istituzioni-conclude- si possano trovare soluzioni e intraprendere una strada condivisa che possa ripristinare una corretta e ridare dignità e speranze ai lavoratori e alle loro famiglie”.
Intanto venerdì l’onorevole Graziano Di Natale ha fatto sapere tramite una nota stampa di aver formalizzato “richiesta al Presidente del Consiglio della Regione Calabria, On. Giovanni Arruzzolo, per la convocazione urgente di un consiglio regionale al fine di discutere della questione riguardante i lavoratori in mobilità in deroga, tirocinanti, e della mia proposta di provvedimento Amministrativo, N.106, per la loro stabilizzazione“. E aggiunge: “In aula dobbiamo affrontare la loro situazione, e dobbiamo farlo con coraggio. Auspico una fattiva collaborazione tra le parti”.

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