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Le pagelle del girone d'andata del Cosenza

Molte insufficienze, tra i migliori Perina e Riviere.

Le pagelle del  girone d'andata del Cosenza

Perina 7: comanda la difesa, è sempre concentrato e sfodera parate importanti. Se non ci fosse stato lui il passivo sarebbe stato sicuramente peggiore.
Idda 5: sul suo giudizio, come su quello dell'intera difesa, incidono le troppe amnesie difensive. La squadra ha sofferto i troppi buchi in mezzo sin dall'inizio della stagione, e anche sui cross Riccardo non è esente da colpe.
Monaco 5,5: aveva il compito di non far rimpiangere Dermaku, di sicuro è stato il migliore della retroguardia rossoblù. Calciatore possente, non certamente dai piedi buoni, ma efficace. Per lui vale quanto detto su Idda, là al centro troppi buchi.
Capela 5: il voto è anche di stima, perché le amnesie sono state davvero tante, sia nell'uno contro uno sia in area. Poca sicurezza e difficoltà nel tenere alta la concentrazione.
Corsi 5: non è più un titolare, spartendosi il posto con Bittante. Il capitano ci mette cuore, anche tanta volontà, e quando gioca dalla cintola in su riesce anche a fornire sovrapposizioni interessanti, ma in fase difensiva è davvero in difficoltà contro calciatori di serie B. Spesso è fuori posizione e questo pone in inferiorità l'intera difesa.
Bittante 5,5: sembra spesso un giocatore pronto ad esplodere ma rimane una incompiuta. Qualche buona prestazione, soprattutto nell'ultimo mese e mezzo, quando ha giocato con maggiore continuità. Tiene bene la difesa, ma è poco preciso e non dà qualità.
D'Orazio 6: condizionato dall'infortunio, nel finale di girone diventa titolare sinistro nel 3-5-2. Dà Quello che può, regalando qualche buon traversone.
Kanoute 6,5: il migliore insieme a Riviere. Confusionario sì, ma di buona qualità e di grande forza fisica. Titolare inamovibile fino all'infortunio, ha retto il centrocampo in entrambe le fasi. Memorabili alcune galoppate, soprattutto ad inizio torneo, prima che Braglia, giustamente, lo disciplinasse.
Bruccini 6: quattro gol dovrebbero alzare il voto automaticamente, ma sul bilancio pesa un inizio di torneo ancora difficile, con un paio di rigori provocati che non hanno aiutato la squadra a calarsi bene nel torneo. Chiude giocando da interno nel centrocampo a 2, facendo un lavoro più oscuro che evidente.
Greco 4: sembra un giocatore davvero a fine carriera. Lento, prevedibile, poco utile alla causa. A gennaio c'è il mercato.
Sciaudone 4,5: il calcio d'angolo regalato allo Stabia nell'ultimo match è la fotografia del suo girone. Quasi svogliato e superficiale, il bel gol contro la Cremonese non serve a far cambiare il giudizio su una stagione davvero al di sotto delle aspettative.
Lazaar 6: poche apparizioni, un gol bellissimo quanto non utile contro il Pordenone, ma una condizione fisica che non gli consente di esprimersi con continuità. Si spera in un 2020 migliore.
Pierini 6: tre gol d'autore, bellissimi per un giocatore che Braglia sembra amare e odiare allo stesso tempo. Forte e tecnico ma discontinuo e impreparato caratterialmente.
Carretta 6: sembra una fotocopia di Pierini, ma con l'aggravante di una maturità calcistica diversa, migliore. Tante azioni sulla fascia destra ma poca incidenza. Ha risentito delle difficoltà della squadra.
Broh 6: scoperto titolare a dicembre, si applica, ha buoni piedi e fa discreta rottura. A differenza di Kanoute, dà l'impressione di maggiore sicurezza.
Machach 6: il nome ne rivela la natura, Zinedine la palla la tocca bene, ed è tra i pochi che supera l'uomo creando davvero superiorità. Nel finale di girone si è ritrovato titolare.
Baez 6,5: qualche luce, come il gol contro l'Empoli e la preziosa doppietta in casa Cittadella, buone sgroppate, ma anche tante ombre. Ci ha messo almeno due mesi a carburare. Titolarissimo, per troppe gare, soprattutto in casa, non ha dato quanto può.
Riviere 7: è di un'altra categoria e si vede. Sette gol, assist, tecnica abile per il dribbling, tiene l'attacco da solo. E questo è il limite di questa squadra, di non avere ricambi. È arrivato oltre i termini, si è messo in forma e ha tirato la carretta per tre mesi. La sosta arriva propizia per rifiatare.
Litteri 3: inguardabile e inconsistente. Il mercato è una buona soluzione.
Trovato 6: pochi minuti. Ha piedi buoni. Sicuro che non serviva schierarlo di piu?
Kone 5: prima del grave infortunio, qualche prestazione insufficiente. Troppo innamorato del pallone, è ancora immaturo.
Schiavi s.v.: non ha mai giocato, sempre infortunato. Non è stato un buon regalo di mercato.

Braglia 5: gli sono state concesse alcune settimane di credito, vista la tempistica delle operazioni di mercato. Dopodiché ha impiegato davvero tanto a trovare la quadra. Il tecnico non si discute, ma non sempre è stato in grado di pescare la soluzione giusta. Forse avrebbe dovuto anche alzare di più la voce per i ritardi di mercato e una società non proprio all'altezza della situazione. E ora gli si può imputare anche un atteggiamento troppo difensivo.

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