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Fatima, un luogo di fede e spiritualità dove si sperimenta la presenza della Vergine Maria

La pandemia non ha fermato la devozione dei fedeli di tutto il mondo, in particolare del popolo portoghese, per la Madonna di Fatima. Oggi, 13 maggio, Cova d’Iria accoglierà migliaia di pellegrini per celebrare il 104° anniversario dalla prima Apparizione

Fatima, un luogo di fede e spiritualità dove si sperimenta la presenza della Vergine Maria

Le restizioni anti-Covid non fermano il pellegrinare dei fedeli a Fatima, in Portogallo. La loro fede e devozione in questi giorni di festa animano quella immensa piazza del Santuario di Nostra Signora di Fatima circondata dal colonnato. Oggi, 13 maggio, è il 104esimo anniversario dalla prima apparizione della Madonna ai pastorelli, e per i portoghesi e non solo è festa grande. “Non abbiate paura non voglio farvi del male. Vengo dal cielo”. Il 13 maggio 1917, a Cova d’Iria, vicino Fatima, la Madonna apparve a tre pastorelli: Jacinta, suo fratello Francisco e sua cugina Lúcia, recatisi lì con il loro gregge, pronunciando queste parole. È l’inizio di una delle storie di fede più straordinarie mai accadute.
Una storia dove gli umili sono testimoni della misericordia e dell’amore di Dio. Una storia fatta di persecuzioni e rivelazioni, ma anche dei famosi segreti di Fatima sul futuro dell’umanità. Una storia fatta di fede, speranza e pentimento. Una storia che ha reso questo piccolo centro del Portogallo una delle mete religiose più famose, e il Santuario di Fatima uno dei più visitati al mondo. Le apparizioni di Fatima furono ufficialmente riconosciute dalla Chiesa nel 1930, che autorizzò, così, il culto della Madonna di Fatima. Pio XII nel 1942 consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Ma la popolarità del Santuario di Fatima è cresciuta soprattutto durante il pontificato di San Giovanni Paolo II, grande devoto della Vergine di Fatima che, nel 1982, visitò il Santuario per ringraziare la Madonna per essere sopravvissuto all’attentato in piazza San Pietro quarant’anni fa: il 13 maggio 1981. Nel 2000, durante la sua terza visita a Fatima, annunciò la beatificazione di Jacinta e Francisco. Sono trascorsi 104 anni dal giorno in cui avvenne la prima apparizione a Fatima, alla quale ne seguirono altre, sempre il tredicesimo giorno di ogni mese sino a ottobre. Nell’ultima apparizione, avvenuta il 13 ottobre del 1917, la Madonna fece una richiesta ai pastorelli: “Vorrei che qui fosse costruita una cappella in mio onore”. Così nel punto esatto delle apparizioni nel 1919 a Cova d’Iria venne costruita la cappella delle Apparizioni. Lì la Vergine del Rosario è passata cinque volte: a maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre. Sul punto in cui si trovava il piccolo leccio sul quale era apparsa la Vergine ai pastorelli è stato realizzato un piedistallo sul quale è stata posizionata la statua della Signora del Rosario di Fatima, tanto venerata dai pellegrini di tutto il mondo. Il Pellegrinaggio mariano internazionale quest’anno ha per tema “Lode al Signore che solleva i deboli” ed è presieduto dal cardinale portoghese José Tolentino Mendonça, archivista e bibliotecario della Santa Sede.

Card. Tolentino: l’autenticità evangelica del messaggio di Fatima è una via che porta a Dio

card tolentino

Il cardinal José Tolentino de Mendonça, teologo e poeta, archivista e bibliotecario della Santa Sede, di origini portoghesi, oggi presiederà per la prima volta a Fatima, da quando è stato nominato cardinale, nel primo grande pellegrinaggio dell’anno, uno dei più emblematici per i pellegrini portoghesi, nell’evocare la prima apparizione della Vergine Maria a Fatima. Il cardinale Tolentino è una delle figure più importanti e di spicco della Chiesa portoghese. Nato a Madeira, è stato ordinato sacerdote nel 1990 e vescovo il 28 luglio 2018. Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 5 ottobre 2019. Noi lo abbiamo incontrato a Fatima, in occasione della recita del Santo Rosario per l’Italia nella Cappellina delle Apparizioni, per chiedergli qual è il suo legame con questo santuario.
Eminenza, lei è figlio di questa terra (Portogallo), qual è il suo legame con la Madonna di Fatima e cosa rappresenta per lei questo luogo?
La mia mamma si chiama Fatima, come tante mamme portoghesi, pertanto potete immaginare con quale devozione possa essere cresciuto nella mia famiglia. Da piccolo la Madonna di Fatima, la storia dei pastorelli, la semplicità e l’autenticità evangelica del messaggio di Fatima sono stati una via per l’avvicinamento a Dio. Negli anni a seguire, come cappellano universitario molte volte sono venuto a piedi con gli universitari da Lisbona, facendo di ogni pellegrinaggio degli esercizi spirituali. Fatima per noi significa sentirsi a casa, a casa nel cuore di Dio, perché la Madonna di Fatima ci mette nel cuore di Gesù. Ogni volta che vengo qui al Santuario di Fatima è come cercare una fonte, una sorgente, durante l’anno poter venire un giorno a pregare in questi luoghi è sentirsi a casa.
Questo è un luogo caro a tutti i Papi, oggi ricordiamo anche i 40 anni dall’attentato a Papa Giovanni Paolo II quel 13 maggio del 1981. Lui che un anno dopo si è consacrato alla Vergine di Fatima proprio qui davanti alla statua tanto venerata dai fedeli?
San Giovanni Paolo II è un gigante della fede e dell’umanità. Lui ha testimoniato in un modo infaticabile l’annuncio del Vangelo cercando di proporre una nuova evangelizzazione. Il modo come lui ha toccato il cuore di tanti giovani, ha formato una generazione intera nella speranza, e poi il suo amore a Maria, tutto questo è commovente. Ma è anche una scuola per noi che Giovanni Paolo II era un Papa che insegnava a pregare. Ricordo il suo impatto nelle visite che ha fatto in Portogallo, lui ha seminato una passione per Gesù, una gioia di stare in chiesa che è un tesoro grande per la Chiesa contemporanea.
Nel 2023 Lisbona ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù, come ci si prepara a questo grande evento?
I portoghesi stanno vivendo una gioia straordinaria per questo evento. Ogni Gmg per una Chiesa che accoglie è una grande opportunità perché è un momento di rinnovamento, un momento per riscaldare i cuori, per mobilizzare la Chiesa. Questo movimento verso la preparazione è già iniziato. Io sto parlando con tutti i Vescovi del Portogallo, con tanti giovani, e vi assicuro che c’è un entusiasmo più grande di quello che ha causato la pandemia. Questo entusiasmo che sta a cuore dei portoghesi ci farà vivere delle grandi giornate. Anche papa Francesco al vescovo di Fatima, il Card, Antonio Marto, ha manifestato il suo desiderio di venire alla Gmg e di visitare ancora Fatima.

I tre pastorelli di Fatima

pastorelli

A un km e mezzo da Fatima vi era una frazione chiamata Aljustrel e qui nacquero e vissero i tre protagonisti della storia di Fatima: Lucia Dos Santos, nata nel 1907, e i suoi due cugini, Francesco Marto nato nel 1908, e Giacinta Marto, nata nel 1910. Come molti ragazzi del luogo, i tre cuginetti portavano a pascolare i piccoli greggi delle rispettive famiglie, verso i luoghi di pascolo dei dintorni; a mezzogiorno consumavano la colazione preparata dalle loro mamme e dopo recitavano il rosario. Nel 1916, fra aprile ed ottobre, i tre ragazzi furono testimoni di un fenomeno prodigioso: apparve loro un angelo sfavillante di luce, che si qualificò come l’ Angelo della Pace e che li invitò alla preghiera; le apparizioni furono in tutto tre, due volte alla “Loca do Cabeço” e una volta al pozzo nell’ orto della casa paterna.
Queste apparizioni, narrate da Lucia, vengono classificate come “Il ciclo angelico”.

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