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In Terra Santa il vivace mosaico dei laici cattolici

presenze consolidate, come gli scout, retaggio del periodo coloniale britannico, in questi ultimi decenni se ne sono aggiunte altre come Focolarini, Gruppi pentecostali cattolici, Cammino neocatecumenale, la Legio Mariae, la Comunità di Bose, quella di Sant'Egidio, e altre ancora. Una straordinaria varietà di carismi messa al servizio delle Chiese locali.

In Terra Santa il vivace mosaico dei laici cattolici

Densa di crisi e di tensioni ma anche ricca di carismi: la Terra Santa, con i suoi santuari e i suoi luoghi che ricordano passo dopo passo la vita di Cristo, vanta anche un vasto panorama di associazioni, movimenti e aggregazioni laicali, segno evidente della vivacità della minoranza cristiana locale. A presenze consolidate, come gli scout, retaggio del periodo coloniale britannico, in questi ultimi decenni se ne sono aggiunte altre come Focolarini, Gruppi pentecostali cattolici, Cammino neocatecumenale, la Legio Mariae, la Comunità di Bose, quella di Sant’Egidio, ed altre ancora. Nella diversità dei loro carismi, tuttavia, un lungo filo rosso le accomuna, quello della preghiera per la pace, del dialogo ecumenico e interreligioso e dell’annuncio del Vangelo. Un servizio pastorale svolto in comunione con le Chiese locali e i loro vescovi che vuole essere anche una risposta all’emigrazione, vera piaga della minoranza cristiana in questa tormentata area, come ricordato di recente da monsignor George Bacouni, vescovo dell’Arcieparchia di Acri, Haifa, Nazaret e di tutta la Galilea: “Il futuro dei cristiani in Medio Oriente passa anche attraverso la nascita di movimenti e comunità laicali che saranno sale, luce e lievito di rinnovamento spirituale e spinta per molti cristiani a restare nei loro Paesi e a impegnarsi come missionari destinati a vivere e servire la Chiesa e la società in cui sono nati. Questo è per me un vero segno di speranza in mezzo alla disperazione e al caos”. Un futuro che, purtroppo, appare sempre più cupo con l’avvento di gruppi terroristici come lo Stato Islamico.
Scout. La presenza più longeva, storica, tra le associazioni attive in Terra Santa sembra essere quella del movimento scout diffuso in buona parte delle parrocchie locali. Non ci sono stime ufficiali ma in tutta la Terra Santa (Israele e Palestina) i gruppi scout parrocchiali sono circa 30, con oltre duemila aderenti. Campeggi, escursioni, volontariato sono tra le attività perseguite che, purtroppo, risentono della situazione politica che spesso impedisce la mobilità e gli spostamenti. Tra i momenti principali di incontro l’ingresso del patriarca latino e del suo omologo greco-ortodosso nella basilica della Natività a Betlemme, per il Natale e la processione della Domenica delle Palme. Ci sono anche gruppi scout legati alle scuole statali. Nella sola Palestina si contano circa 15mila aderenti. In Israele, infine, operano anche scout di fede ebraica, drusa, musulmana, oltre che cristiana.
Focolari. Il movimento dei Focolari è presente, con comunità stabili, in Terra Santa dal 1977. Le prime Mariapoli (raduni periodici) risalgono, però, già alla fine degli anni ‘60 a Nazaret. La comunità del focolare è estesa su tutto il territorio dalla Galilea al Nord, fino alla striscia di Gaza nel Sud. Ci sono oltre duemila persone che aderiscono o simpatizzano per il Movimento. Si svolgono diverse attività e incontri in varie città per ragazzi, giovani, famiglie e adulti. Il dialogo interreligioso e interculturale tra arabi cristiani appartenenti alle varie Chiese e alle religioni ebraica e islamica è “una delle vie per contribuire alla fraternità fra i diversi popoli che vivono” in questa Terra.
Cammino Neocatecumenale. Il Cammino, iniziato a Madrid negli anni ‘60 da Kiko Argúello e da Carmen Hernandez, in Terra Santa prende avvio in modo particolare dopo l’apertura del Centro internazionale Domus Galilaeae, inaugurato da san Giovanni Paolo II nella sua visita giubilare del 2000. Il cammino oggi conta una trentina di comunità sparse in tutta la diocesi del Patriarcato latino (Israele, Palestina, Giordania, Cipro) molte soprattutto in Galilea. I membri delle comunità sono in maggioranza arabi locali. Attivo anche un seminario, “Redemptoris mater”, aperto a seminaristi di tutti i riti. Gli aspiranti al sacerdozio sono 34, mentre 6 sono quelli già ordinati e in servizio in Giordania (3), in Palestina (2) e in Israele (1).
La galassia carismatica. Nutrita anche la presenza carismatica che vanta al suo interno diverse componenti, dalla “Comunità delle Beatitudini”, a Emmaus, a quella dell’“Emmanuel”, con cellule a Gerusalemme e Tiberiade, dalla comunità “Shalom”, presente a Haifa e Nazaret, ai brasiliani di “Cancao nova” (Gerusalemme e Betlemme) per finire a “Chemin neuf”. Quest’ultima è presente in Terra Santa dal 2000 a Ein Karem, Gerusalemme e a Nazaret nel centro di evangelizzazione Marie de Nazaret. I suoi aderenti sono in larga parte stranieri (Francia, Italia, Libano, Giappone) ma possono contare su un ottimo rapporto con i cristiani e i vescovi locali. Quella carismatica è una spiritualità che sembra prendere piede in Terra Santa, fanno sapere da “Chemin neuf” ma “abbiamo bisogno di giovani che parlino arabo per comunicare al meglio questa esperienza di fede”.
Comunità di Bose e Comunità di Sant’Egidio. Sono due comunità con una lunga presenza in Terra Santa. Bose per circa 30 anni ha avuto una comunità di 4 fratelli, a Gerusalemme, impegnati nel dialogo ecumenico. Attualmente la comunità mantiene nella città santa un fratello dedito ad attività di studio e insegnamento. La speranza della Comunità è che “conservando la nostra presenza si possa un giorno riprendere il cammino di fraternità e dialogo ecumenico, intessuto per tanti anni”. La Sant’Egidio è presente a Gerusalemme dal 1984, a Betlemme e Nazaret. Sono tutti cristiani locali. Le attività che vengono portate avanti sono legate al dialogo interreligioso, alla mediazione politica e a servizi per i poveri, bambini e anziani.
Comunione e Liberazione. Opera in Terra Santa da 25 anni. Dal 1995 (e fino al 2005) la prima comunità di consacrati (Memores Domini) cominciò il suo servizio presso l’ospedale italiano “Fatebenefratelli” di Nazaret. La sede del movimento oggi si trova presso l’esarcato maronita di Gerusalemme dove opera un gruppo di aderenti a servizio della Custodia di Terra Santa. Altri aderenti operano anche a Betlemme servendo la Chiesa locale. Ogni anno vengono dall’Italia molti giovani volontari e anche pellegrini, anche se il flusso negli ultimi due anni è diminuito a causa della situazione sul terreno. Nonostante tutto, continuano i progetti di solidarietà e le adozioni a distanza.
Legio Mariae. Si tratta di un movimento di ispirazione mariana presente in Terra Santa, a Gerusalemme, da 50 anni e oggi conta circa 500 membri. Tra le altre associazioni e aggregazioni laicali presenti in Terra Santa si contano anche il Sermig Arsenale della Pace e il Regnum Christi. Particolarmente attiva è anche l’Azione Cattolica che nelle sue varie diramazioni intrattiene con le comunità locali della Terra Santa tutta una serie di gemellaggi, scambi e incontri. L’obiettivo è creare dei legami forti tra le chiese. Attualmente sono oltre venti le diocesi che, tramite l’Azione Cattolica, sono impegnate stabilmente in questa missione.

Fonte: Sir
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