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Filosofia e teologia tra stupore e ragione

La lectio magistralis di mons. Bruno Forte alla Pontificia Università Lateranense. 

Filosofia e teologia tra stupore e ragione

"Se il nostro sapere fosse semplicemente una ripetizione del già detto e del già ascoltato sarebbe inutile, il pensiero è utile se trasgredisce". L'espressione è pronunciata da mons. Bruno Forte, vescovo di Chieti - Vasto, nella relazione "Filosofia e teologia tra stupore della ragione e sfide del tempo", tenutasi alla Pontificia Università Lateranense.

La riflessione su Dio alla luce del dato filosofico e di quello biblico, la mediazione del pensiero scolastico e le riflessioni del pensiero contemporaneo, così pieno di sollecitazioni. La lezione di Forte è oscillata tra la possibilità e la non possibilità di dire Dio, ha tracciato i limiti dell'idealismo hegeliano e apprezzato la genuina ricerca contemporanea sul Divino. Una ricerca che è spesso agonia, lotta tra il cielo e la terra, anelito all'amore come consegna di sè. 

"Pensare è avere a che fare con l'alterità che suscita sorpresa e inquietudine.

Il teologo esperisce questa novità nell'esperienza di una povertà dinanzi a Dio.

Il filosofo, da parte sua, si trova dinanzi a una meraviglia coscientizzata".  

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