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A 150 anni dal martirio di Arcangela Filippelli

Celebrazioni di ricordo e di preghiera per la Serva di Dio Arcangela Filippelli a Longobardi (7 febbraio 1869-2019)

A 150 anni dal martirio di Arcangela Filippelli

Era la domenica di Carnevale del 1869, il 7 febbraio, quando la giovane di longobardi andò insieme alla amiche a far legna sulle montagne vicine al paese. Lì incontrò il Maligno, nella persona di Antonio che voleva approfittare della sua purezza. Si rifiutò perché era peccato, “la Madonna non vuole” gridò in faccia al suo assassino che la colpì con oltre quaranta colpi d’ascia e cercò anche di occultarne il cadavere. Dopo centocinquant'’anni Arcangela, per la quale è stata aperta la Causa di Canonizzazione, è ancoraricordata con una celebrazione nella chiesa di Santa Domenica di Longobardi e con la posa di una targa e di una panchina rossa a ricordo di tutte le donne vittime di femminicidio a cura dell’Amministrazione comunale. Ha presieduta la messa il postulatore, don Enzo Gabrieli, hanno concelebrato i parroci di Longobardi e Fiumefreddo.

Annunciato un ricco programma di appuntamenti che nel corso dell’anno permetteranno alla comunità diocesana di approfondire la sua figura e conoscerne la sua profonda testimonianza. Il prossimo appuntamento sarà il 10 marzo alle 17 nella chiesa di San Nicola Saggio a Longobardi marina. Il vescovo Nolè presiderà l’eucarestia delle 17 e a seguire sarà presentato il volume della Velar sulla martire della purezza. Annunciato un raduno di giovani sul luogo del martirio e la collocazione di una statua della Madonna di Lourdes per il mese di maggio.

Arcangela Filippelli era nata il 17 marzo 1853 in una piccola contrada della campagna di Longobardi, centro della costa tirrenica cosentina, da una famiglia di umili origini e di grandi sentimenti religiosi. Il padre Vincenzo lavorava come bracciante, la madre Domenica si occupava invece di filatura. Bella e di sani principi morali, la fanciulla era cresciuta avendo come riferimenti la fede in Dio e i sacramenti. Un’esistenza genuina prima della morte avvenuta 7 febbraio  per mano del ventiduenne Antonio Provenzano, un conoscente che aveva tentato più volte di approfittare di lei e quel giorno voleva abusarne. L’uomo si era invaghito ma lei lo aveva respinto resistendo e gridando “la Madonna non vuole queste cose”. Il suo corpo venne ritrovato il giorno dopo nel bosco dove si era recata per procurare legna utile all’economia domestica. Il 7 febbraio 2007 la Conferenza Episcopale Calabra ha espresso parere favorevole all’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione con ratifica della Santa Sede. L’inchiesta sul martirio della sedicenne, il cui corpo riposa nella chiesa del paese, è stata avviata dall’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano il primo ottobre 2007, dopo il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi, e con il supporto di numerose testimonianze e documenti, compreso il processo penale che si è tenuto negli anni a seguire a Cosenza, che portò alla condanna del Provenzano. La figura di Arcangela Filippelli è considerata esempio di virtù cristiana e richiamo alla dignità della donna. La storia della giovane di Longobardi ha ispirato anche  il film ‘Arcangela Filippelli. Martire della purezza’. Diretta da Franco Barca e prodotta dal Centro Studi ‘Don Ciccio Salvino’ e dal settimanale ‘Parola di Vita’ – la pellicola è stata girata tra Longobardi, Mendicino e la catena costiera di Monte Cocuzzo. Tante le importanti presenza di attori calabresi che gratuitamente hanno offerto la loro presenza; protagonista principale Erika Tempo, una ragazza del luogo. il contributo storico-teologico alla trama è stato di don Enzo Gabrieli, postulatore della Causa.

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