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Intelligence. Luigi Fiorentino al Master dell’Università della Calabria

“Un amministrazione pubblica di qualità garantisce la sicurezza nazionale. Le sfide dell’Intelligence e dell’Intelligenza Artificiale”.

Intelligence. Luigi Fiorentino al Master dell’Università della Calabria

“L'Intelligence nella pubblica amministrazione italiana: l'esperienza di un dirigente dello Stato” è il titolo della lezione di Luigi Fiorentino, Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza Consiglio dei Ministri, ha tenuto al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.Fiorentino ha affrontato il rapporto tra l’Intelligence e l’amministrazione pubblica, un argomento ancora parzialmente esplorato.Per il docente occorre prima di tutto essere consapevoli del ruolo dell’Intelligence nei sistemi democratici.Infatti, per molti anni l’Intelligence è stata considerata come qualcosa di inaccessibile, segreto, pericoloso.Oggi, invece, pur conservando le caratteristiche di necessaria riservatezza proprie di questo mondo, gli apparati sono più integrati con la pubblica amministrazione.Questa tendenza si rileva soprattutto nei processi decisionali.“Al momento - ha sostenuto - siamo in presenza di un sistema pubblico complesso che nell’attuale società interconnessa ha un’importanza strategica per la Nazione. Proprio per questo il sistema delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, deve essere inteso come infrastruttura nazionale al servizio della Repubblica per garantire i diritti dei cittadini e la comunicazione tra le Istituzioni dello Stato. Quest’idea è fondamentale per la condivisione di informazioni, dati, cultura, esperienze e formazione, che rappresentano il patrimonio di conoscenza dello Stato”.Fiorentino ha poi proseguito sostenendo che la pubblica amministrazione sta vivendo una fase di grande crisi, non riuscendo più a rappresentare un’attrazione lavorativa per le giovani generazioni. Infatti, i dipendenti pubblici sono poco più di tre milioni e molti contratti sono flessibili. I concorsi pubblici, soprattutto per funzionari e dirigenti, non sono più appetibili come in passato e i giovani professionisti preferiscono il settore privato per una maggiore gratificazione sia di carriera che di retribuzione.In questo modo - secondo il docente - si registra una pericolosa carenza di capitale umano nell’amministrazione italiana e, in particolare,quello altamente qualificato, non solo nelle materie STEM, ma anche nelle scienze sociali.

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