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Casali del Manco sceglie il nuovo gonfalone

Tre le proposte in campo a un anno e mezzo dall'istituzione del nuovo ente comunale nella fascia presilana. 

Casali del Manco sceglie il nuovo gonfalone

Dopo circa un anno mezzo dalla data di istituzione del comune di Casali del Manco, il corpo elettorale casalino è chiamato per una nuova, dopo il referendum e la tornata amministrativa, consultazione elettorale. Nella giornata di domani sabato 15 dicembre, dalle ore 8 alle ore 20, presso la sala consiliare del municipio in località Casole Bruzio, i cittadini dell’entità istituzionale presilana saranno chiamati a scegliere il nuovo gonfalone (e stemma araldico) rappresentativo del comune. La giunta, nelle scorse settimane, ha promosso un bando, rivolto alla cittadinanza, per la composizione dello stemma dell’unità territoriale. A questo “concorso” hanno partecipato 10 proposte, che sono state esaminate dall’apposita Commissione per lo statuto comunale. Di queste ne sono rimaste in gara 3, le quali verranno poste, appunto, a giudizio dell’opinione pubblica. Verrà scelto l’elaborato più votato.

Di seguito le proposte con le relative spiegazioni (testi pubblicati dal gruppo consiliare del Movimento Presila Unita):

PROPOSTA A 
Le caratteristiche di questo Stemma si rifanno alla “singolarità” di ognuno dei cinque comuni estinti, per il loro territorio, per la loro storia, ma che tendono ad unirsi per andare insieme in un’unica direzione.
Nello scudo di sfondo bianco, scelto per la neutralità del colore, vi sono degli scaglioni che, oltre a riprodurre i cinque comuni in modo singolare (ogni scaglione ha una misura diversa e un verde differente dagli altri), vogliono raffigurare l’unità di intenti (uguale direzione) e rappresentare i colori e la conformazione del territorio comunale, come se gli stessi scaglioni fossero delle montagne stilizzate di 
colore verde sfumato.
A contornare lo scudo, vi sono in lato la corona di comune e nella parte inferiore una fronda di alloro ed una fronda di quercia, decussate e legate dal nastro colorato con i colori nazionali verde, bianco e rosso.
La raffigurazione del Gonfalone si rifà al numero dei comuni estinti, come segno di riconoscenza per il loro apporto alla creazione del nuovo Ente.
Nel drappo di colore blu (simbolo di armonia ed equilibrio) e bordato d’argento, sono presenti in alto la denominazione comunale in argento, sotto di essa lo stemma comunale e in basso delle eleganti decorazioni argentee.

PROPOSTA A

PROPOSTA B
Secondo la gran parte degli studiosi locali nel 984 d.C. si formarono i Casali del Manco. Questi Casali nacquero in seguito all’insediamento dei profughi, fuggiti dalla città invasa dai Saraceni. Le successive vicende storiche portarono alla decadenza storica e sociale dei Casali. Il termine “Casale” deriverebbe dal latino Casa Rustica, ma molti ritengono che abbia il significato di Case rurali senza mura di cinta, “del manco” perché le cinque località che compongono l’odierno Comune di Casali del Manco sono poste sulla 
riva sinistra del fiume Crati. Il 26 marzo 2017 i cittadini di Pedace, Casole Bruzio, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta hanno deciso con un referendum la fusione dei predetti comuni nel nuovo Ente di Casali del Manco. Questa sintesi costituisce un doveroso accenno storico dal Medioevo ai giorni nostri.
Il drappo di formato standard è pluritroncato nei colori rosso e blu. Al centro dello stemma sono raffigurati tre colli stilizzati di cui il centrale più alto con un pino, degli ulivi ed una quercia. Al centro i tre colli sono sormontati da una stilizzata torre merlata e alle spalle due spade incrociate. Sopra il drappo una torre merlata di bianco argenteo che contrasta il rosso interno.
Lo stemma è completato con una corona formata da due rami di quercia e di ulivo fogliati e verdeggiante, tenuti insieme in basso da un fiocco tricolore.
Drappo bianco rettangolare, bordato e frangiato in rosso e giallo terminante nella parte bassa con tre bandoni. Nella parte alta in forma convessa il nome del Comune di Casali del Manco, contornato in alto ai due lati da due rametti fogliati, in tutte le lettere maiuscole. Il Gonfalone è tenuto da un’astina metallica traforata con una cordoncina pendente ai lati che presenta un nastro tricolore, terminante con una punta Di lancia.

PROPOSTA B

PROPOSTA C
Lo stemma proposto parte dall’interpretazione di un antico disegno riportato sullo storico “Registrum Patentarum Baiulorum“ custodito presso l’Archivio di Stato di Cosenza; un preciso riferimento di cui questa proposta vuole costituirne diretta citazione. Il disegno, seppur molto semplice e stilizzato, risulta essere altrettanto emblematico; lo stesso infatti raffigura un albero fiorito costituito da un unico fiore centrale a cinque petali al di sotto del quale dodici piccoli fiori che fondavano le loro radici allo stesso apparato radicale. Partendo da queste semplici considerazioni, questa proposta vuole enfatizzare e darne giusto valore e dignità al solido e stratificato fondamento storico del nuovo Comune di Casali del Manco ed evocare 
contestualmente le valenze storiche, culturali, artistiche e paesaggistiche di tutto il territorio comunale proponendo una reinterpretazione di questo antico disegno e nello specifico: al centro dello stemma è rappresentato un albero fiorito con tronco di colore marrone ad indicare la corteccia e pertanto la solidità su cui si fonda il nuovo Comune rappresentato in alto da un fiore a cinque petali di colore rosso che simboleggia il processo di fusione delle cinque ex municipalità; il colore rosso indica infatti la maturità dei 
tempi in cui è stata prodotta la fusione il cui processo, in via informale, era stato avviato da molti anni, rispetto al giallo ocra che contraddistingue allo stesso modo tutti gli altri fiori. Da questo stesso tronco, e quindi dallo stesso apparato radicale, si ramificano dodici rami stretti da una corda, ad evocare le bellissime relazioni paesaggistiche e i rapporti morfologici che intercorrono tra i Casali, che terminano con altrettanti fiori; si tratta di dodici fiori quanti sono gli attuali Casali di questo Comune e ogni fiore rappresenta quindi 
un casale: i fiori più grandi ed aperti rappresentano i casali più grandi di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta dalle cui ex municipalità è sgorgata la fusione, mentre con i fiori più chiusi sono rappresentati i borghi ossia i casali che per la loro conformazione e per il loro impianto 
urbanistico vengono riconosciuti come tali e sono Cribari, Macchia e Magli; con altri fiori sempre più piccoli rispetto ai primi sono rappresentati i casali di Feruci, Perito, Scalzati e Verticelli. Nella composizione, dal medesimo tronco sono stati poi riportati anche i virgulti di vite che caratterizzavano l’antico disegno 
arricchiti di uno specifico significato in quanto vogliono alludere ai nuovi centri urbani di Casali del Manco in via di espansione e nello specifico alcune località come Acquacoperta, Catena, Cicerata, Morelli, Pizzicarizia, Schiavonea, etcc. Tutta questa composizione affonda le sue radici nella sommità di una montagna per evidenziare la caratteristica prettamente montana del territorio comunale di Casali del Manco

 

PROPOSTA C

che si sviluppa in una fascia pedemontana e presilana sui cui dolci rilievi sono adagiati i nostri Casali e da una importante porzione di territorio prettamente montana e silana rappresentata nello stemma da una montagna centrale che vuole rappresentare la vetta di Botte Donato, come monte più alto della Sila che ricade all’interno del nuovo perimetro comunale. Si vuole inoltre sottolineare all’interno di questo stemma un aspetto rilevante che non prescinde dal significato di fondo intrinseco allo stesso: quello di evocare un’unica Identità Casalina che non deve essere sostitutiva delle identità dei singoli casali, perché sarebbe un’involuzione imperdonabile, ma dovrà invece essere rafforzativa di quelle stesse singole identità che ora si riconoscono insieme nel Comune di Casali del Manco. Lo stemma proposto poi è sormontato dalla corona comunale pensata e disegnata come corona turrita in cui sono presenti cinque torri con cinque porte che si 
aprono nella medesima compagine muraria ad onorare la stessa fusione delle ex Municipalità di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. 
Il gonfalone comunale prevede invece la riproduzione fedele dello stesso stemma arricchito di ornamenti ideati, disegnati e proposti esclusivamente in questa sede che enfatizzano anche in questo caso la 
eterogenea di specie arboree e vegetali presenti su tutto il territorio comunale, oltre che alludere all’abbondanza ed alla prosperità che hanno caratterizzato in passato la vita e la quotidianità degli stessi Casali; all’interno degli ornamenti, partendo dal basso, sono proposte delle foglie di vite, ramoscelli di ulivo, 
foglie di castagno, delle pigne con aghi di pino ed in fine delle spighe di grano che sormontano la composizione che viene proposta in maniera simmetrica e speculare.

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