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Inutile nascondere la delusione dal mercato del Cosenza

Alla fine della sessione estiva non è arrivata la punta che tutti aspettavano. Ora resta il mercato degli svincolati... 

Inutile nascondere la delusione dal mercato del Cosenza

Inutile nascondere la delusione per il mercato del Cosenza. Alla fine della sessione estiva ci si aspettava un attaccante di peso, che però non è arrivato. Il Cosenza ha fallito l'obiettivo più importante della campagna rafforzamenti. Ora, dopo la cessione di Moreo (quello che sul palmares personale aveva più marcature), è rimasto solo Litteri, circondato da mezze punte. E' difficile oggi non esprimere amarezza verso l'epilogo del mercato; difficile perché bisognava rimpiazzare giocatori importanti e ci si è ridotti a poche ore dalla fine della sessione per prendere il play (Greco), un terzino (Lazaar) e un jolly (Machach), ma soprattutto non prendere un attaccante, probabilmente il ruolo più scoperto fra tutti. Eppure il presidente Guarascio, dopo la gara di Crotone, aveva assicurato che avrebbe completato la squadra.

Non so se Braglia è tranquillo, dopo che per ben due volte ha sottolineato che sono davvero pochi i calciatori in rosa. Forse ora neanche lui può fare miracoli. Alla seconda stagione di serie B, dopo una bella salvezza, dopo che i tifosi per un anno intero hanno sostenuto la squadra, dopo i 1600 abbonamenti di quest'estate, uno sforzo in più andava fatto. Poteva essere fatto. Evidentemente non era corrispondente al vero che Trinchera avesse un budget più alto a sua disposizione. O forse ci si è mossi troppo tardi, confidando che nelle ultime 24 o 48 ore si potesse serenamente portare a Cosenza un attaccante. In questo senso forse è vero quanto recita l'inusuale comunicato stampa in ui la società dice di non aver trovato un attaccante all'altezza delle esigenze tecniche. Ma era proprio il caso di ridursi all'ultimo giorno? Possibile che il Cosenza abbia un handicap economico così grave rispetto alle altre contendenti di B, anche quelle che hanno appena conseguito la promozione? Mentre le ore di questo 2 settembre passavano, è cresciuta la convinzione che non sarebbe arrivato nessuno. Non basta questa ampia batteria di mezze punte a far dormire sonni tranquilli a Braglia che, probabilmente, non li dorme sin dal primo giorno di ritiro. E per quanto stimiamo il patron rossoblù per la sua capacità di gestione oculata, c'è una situazione tecnica gravissima: con il materiale attualmente a disposizione non sarà facile salvarsi. Non sembra esserci stato un filo conduttore in tutta la campagna acquisti rossoblù, che pare essere stata di ripensamenti su ripensamenti, che hanno costretto Braglia a salti tattici funambolici.

Questa città ha miracolosamente ritrovato un professionismo dal quale era estranea da 15 anni. L'entusiasmo degli ultimi 15 mesi è stato alle stelle. La serie B è una patrimonio troppo prezioso.C'è il mercato degli svincolati, si attendono risposte a breve termine e un giocatore che la mette dentro. Perché nel calcio vince chi fa gol. Chi fa gol? 

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