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Il cammino si fa andando: da Emmaus a Betania fino a noi

I intervento Assemblea diocesana di novembre 23 - Slide sul percorso fatto in questo biennio di lavoro

Il cammino si fa andando: da Emmaus a Betania fino a noi

L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano ha avviato il cammino sinodale con una partecipata celebrazione Eucaristica che si è tenuta domenica 17 ottobre 2021, presieduta dal padre Arcivescovo Francesco Nolè, alla presenza dei parroci e dei delegati parrocchiali (circa 200).

Sebbene siano trascorsi solo due anni, gli eventi che si sono susseguiti hanno segnato in modo profondo la nostra Arcidiocesi. Abbiamo vissuto, infatti, la prematura scomparsa del Vescovo, le battute d’arresto causate dalla pandemia, la necessità di programmare e organizzare le celebrazioni per l’ottocentenario della Cattedrale e di traghettare, insieme all’Amministratore Apostolico, Mons. Giuseppe Piemontese, l’intera comunità alla nomina del nostro nuovo Vescovo, S.E. Mons. Checchinato con il quale abbiamo vissuto la restituzione del lavoro diocesano in Cattedrale sabato 26 novembre (presenti in trecento dalle parrocchie dell'Arcidiocesi; la relazione affidata a don Dario Vitali). E poi per tre sabati consecutivo in Cattedrale il percorso formativo con suor

Un cammino sinodale, dunque, vissuto fin qui non senza difficoltà e non senza fiatone, viste le inaspettate salite incontrate lungo la strada. Come ogni cammino però, passo dopo passo, è proseguito, con l’accompagnamento costante di una Parola, quella dei discepoli di Emmaus. Un brano evangelico che è stato al centro del nostro primo incontro di equipe e che, più volte, si è riproposto negli incontri nazionali. I discepoli di Emmaus erano distratti da comprensibili emozioni umane, seguite alla perdita drammatica del loro Maestro. Erano talmente scossi da non poterlo riconoscere mentre camminava accanto a loro. I loro occhi si aprirono solo quando videro Gesù spezzare il pane. La sintesi che presenteremo riguarda la prima fase del cammino sinodale, quella narrativa, e ripropone alcuni aspetti significativi della strada fatta fin qui, non molto dissimile dalla strada di Emmaus.

Lo scopo di condividere alcune delle tappe più significative del biennio 2021-23 può esserci utile a ricordare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati. Per quanto riguarda l’annualità del 2022 ci si focalizzerà principalmente su tre momenti:

-        L’incontro con i delegati parrocchiali

-        La disseminazione sul territorio diocesano delle assemblee nei gruppi ecclesiali ed extra ecclesiali

-        Il confronto con le altre realtà diocesane in Italia

-        I percorsi formativi dell’equipe e di alcuni interessati proposti dall’Università gregoriana

-        L’ascolto delle altre chiese e delle altre religioni

In ognuno di essi sono emerse criticità e punti di forza che raccontano molto di una identità cristiana in crisi ma più che mai necessaria da riscoprire, proprio in risposta a tanti bisogni emergenti.

L’ultimo periodo svolto è stato caratterizzato dal percorso proposto dai Cantieri di Betania.

L’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare si è messo in cammino, ad esempio, per i villaggi della diocesi per incontrare e ascoltare le famiglie presenti nelle otto foranie, tutte visitate, settimana per settimana nell’arco dell’intero anno pastorale. Sono emerse diverse fragilità, legate sostanzialmente a un deficit di ascolto e di accoglienza di chi è reso vulnerabile da pregiudizi e incuria.

Anche noi talvolta abbiamo avuto la sensazione di essere soli e smarriti, di non sapere da che parte andare. Eppure, abbiamo camminato, muovendo piccoli passi tutte le volte che ci siamo messi in ascolto, anche durante occasioni non ufficialmente organizzate. Tutto ha tracciato un sentiero che ci ha portato qui.

Ma siamo convinti che “Il cammino si fa andando”, così recitano i versi di una famosa poesia di Antonio Machado.

Ripercorrendo la strada e facendo risuonare queste parole, ci affacciamo con speranza alla fase sapienziale che ci piace immaginare come il momento in cui, anche noi saremo seduti a tavola e, ripensando a come ardeva il nostro cuore durante l’ascolto, riconosceremo Gesù vedendolo spezzare il pane in mezzo a noi.

          Un altro interessante momento di laboratorio pastorale è stato l’incontro di luglio sulla delicata tematica della tutela dei minori e dei fragili che abbiamo affrontato anche in stile sinodale, con tavoli di riflessione, con gli insegnanti di religione, i sacerdoti, i religiosi e i catechisti.

          Segnaliamo anche il prezioso lavoro spontaneo di alcune realtà ecclesiali e associative che si sono cimentate nell’autoconvocazione e quello relativo all’ascolto/dialogo con esperienze e scelte della comunità Lgbt+.

          Un prezioso lavoro è stato fatto in ben cinque appuntamenti e tavoli sinodali promosso da alcuni membri dell’equipe diocesana, dall’ufficio ecumenismo e dalle realtà religiose presenti in diocesi (dai valdesi ai pentecostali, dagli evangelici fino ai musulmani).

          In questa fase sapienziale ‘allungata’ vogliamo puntare da quelle che sono le potenzialità e positività emerse in questo lavoro per tracciare nuovi ed appassionati cammini che attraverseranno l’ordinarietà della nostra vita di Chiesa, sia nelle parrocchie che nelle realtà e ecclesiali, nelle foranie e nei momenti diocesani.

          Ci sarà di grande aiuto quanto emergerà, nei prossimi mesi, dal lavoro sinodale in atto anche a livello di Chiesa universale.

  

Tutto il materiale prodotto sempre disponibile sul sito: www.paroladivita.org/sinodo

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