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Dal 23 al 30 agosto luci accese sulla Settimana della Cultura calabrese

A Camigliatello Silano la sesta edizione dell'evento, con diversi appuntamenti in programma.

Dal 23 al 30 agosto luci accese sulla Settimana della Cultura calabrese

Oltre 60 eventi, 120 personalità, 10 mostre, 3 premi
i numeri della rassegna organizzata dall’Universitas Vivariensis

Sarà un’edizione dedicata al nutrimento culturale, artistico e spirituale, la sesta edizione della Settimana della cultura calabrese, che da sei anni l’Universitas Vivariensis, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Spezzano della Sila, organizza a fine agosto nella Casa del forestiero nella centralissima via Roma di Camigliatello Silano. Immutata, perché vincente, la formula della kermesse.

Le mattine (da lunedì 24 a sabato 29) le passeggiate silane in posti significativi, accompagnati da esperti legati al luogo: dalla casa dello storico Gustavo Valente a Celico, a Colamauci per il “castagno di San Francesco di Paola”, al Museo ambientale di Serra Pedace, a Jure Vetere (allevamento e centro di selezione del cane da pastore della Sila), a Cupone, per finire con il Museo diocesano di Santa Severina.
Tutti i giorni, dalle 16.30 alle 18.30, a cura dell’Accademia dei giochi tradizionali, nella piazzetta nei pressi della Pro loco, piccoli e grandi si misureranno con i giochi di appena ieri, anche quest’anno l’interesse principale è per il quinto torneo nazionale “du strummulu”; nella scorsa edizione è stato migliorato il record che durava da qualche decennio, ora il tempo da battere è 2’43’’87.

Tutte le sere alle 19 nella sala convegni presentazioni di libri, la novità di quest’anno è la presenza di un poeta che prima, durante ed alla fine leggerà i suoi versi: le tematiche che verranno affrontate nell’ambito del segmento «agosto libro mio ti conosco» sono le più varie, da come sono amati i missionari cattolici italiani, in particolare quelli calabresi, nei diversi paesi del mondo, al culto di angeli e arcangeli; dal cibo di strettissimo magro di San Francesco di Paola, alle tradizioni popolari, da alcune storie di Calabria, al rapporto con l’Europa, ed ancora la politica regionale e il grande tema dell’informazione nella nostra terra.

Alle 21.30 per «Suoni e visioni» sono previsti ben 15 interventi, da segnalare martedì 25 agosto la presenza dell’eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio che insieme all’iconografo Rita Chiurco parlerà delle icone bizantine come nutrimento spirituale. Sabato 29 la serata sarà dedicata a fra Paolo Antonio Foscarini, lo scienziato calabrese citato da Galileo Galilei, in preparazione alla ricorrenza dei 400 anni dalla sua morte, con una conversazione “immaginifica” del direttore del Dipartimento di Fisica dell’Unical, Riccardo Barberi, dal titolo: «Luce, cieli e nuove terre. Un viaggio nello spazio e nel tempo».

Dieci le mostre che i visitatori potranno vedere: tra queste «Solamente… Sila» con le foto di Mario Greco, «San Michele l’arcangelo difensore dell’unicità di Dio», quella su «Franco Scaglione il cosentino designer delle più belle auto mai costruite» ed una mostra libraria sulla casa editrice Progetto 2000 di Cosenza, che il prossimo anno festeggerà il trentennale di attività.

Domenica 30 agosto la manifestazione verrà conclusa con l’ormai tradizionale Premio Cassiodoro, giunto alla tredicesima edizione; i dieci premiati sono accomunati da una frase del poeta americano T.S. Eliot «Un impegno per ciascuno, ognuno al suo lavoro». Nel corso della Settimana però verranno consegnati altri 2 riconoscimenti: martedì 24 agosto il Premio Gustavo Valente a mons. Luigi Renzo vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea per gli studi storici sulla Calabria e, a cura del Centro studi calabrese “Cattolici socialità politica”, sabato 29 agosto il Premio Franco Locanto che verrà dato alla memoria di Italo Falcomatà, il riconoscimento sarà ritirato dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

In una dichiarazione alla stampa l’editore Demetrio Guzzardi, che coordina tutte le iniziative della Settimana della cultura calabrese, ha detto: «Anche quest’anno proponiamo un cartello di incontri per riaffermare con forza, in un luogo di grande bellezza come è la Sila, che la cultura ha da dire molto per il rilancio della Calabria. Noi crediamo che dal basso possano nascere i germi per un nuovo sviluppo anche economico della nostra terra. Lo slogan che abbiamo scelto “leggere nutre la mente… e diventi sovrano” è un’indicazione che, ne siamo certi, molti raccoglieranno».

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