Emergenza sanitaria. Le braccia aperte della solidarietà delle Chiese di Calabria
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Emergenza sanitaria. Le braccia aperte della solidarietà delle Chiese di Calabria (2 parte)

L'attenzione dei Vescovi calabresi ai nosocomi e al personale medico e sanitario. Le diocesi si attivano in questo momento di prova e sofferenza. 

Emergenza sanitaria. Le braccia aperte della solidarietà delle Chiese di Calabria (2 parte)

Continuiamo a seguire le attività delle diocesi calabrese. Una seconda puntata sulle scelte di solidarietà e il prosieguo delle attività caritative.

Crotone-Santa Severina. Anche la diocesi crotonese ha fatto sentire la sua vicinanza all’ospedale San Giovanni di Dio. Fra le donazioni importanti, il direttore Masciari ha voluto ricordare quelle dell’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina che nella persona dell’Arcivescovo Mons. Angelo Raffaele Panzetta e del Direttore della Caritas, Don Rino Le Pera, ha devoluto all’azienda 5 ventilatori polmonari in consegna per il   20 marzo. I ventilatori donati dalla Caritas Diocesana di Crotone sono di tipo Vivo 65 di ultima generazione, consentono un monitoraggio costante del paziente sia dal punto di vista polmonare che cardiaco. Il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Crotone ha in disponibilità per quattro posti letto su una popolazione di oltre 170 mila persone.

San Marco Argentano-Scalea. Attivato un numero di cellulare per rispondere alle esigenze di perone sole, anziane, chi sta in casa. Il servizio è attivo al mattino dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Le mense e il Banco alimentare della Caritas diocesana, sia quella di Scalea che quella di San Marco Argentano, continuano nella loro opera di assistenza verso le persone bisognose. Anche le parrocchie del territorio diocesano che distribuiscono i viveri del Banco alimentare continuano nel loro servizio alle famiglie e agli anziani. La diocesi ha dato un significativo contributo per l’acquisto di una autoambulanza più moderna, da parte della Confraternita di Misericordia di San Marco Argentano, con attrezzature specifiche anche per affrontare i casi sospetti di coronavirus con kit di protezione. Alla stessa organizzazione la diocesi, ha proposto di attrezzare presso il Santuario del Pettoruto in San Sosti, 12 alloggi con posti letti per malati di lungodegenza. In caso di bisogno questa struttura temporanea accoglierà quei pazienti affetti da altre patologie. Al fine di sostenere le attività poste in atto in risposta all’emergenza Coronavirus, e più specificatamente nei cinque centri operativi con volontari: Roggiano, San Marco, Belvedere, Scalea e Praia, la Caritas della diocesi di San Marco Argentano – Scalea ha devoluto un contributo  dai fondi 8xmille di 10mila euro, per attrezzature igienico sanitarie: mascherine, guanti e cuffie, gel amuchina, prodotti per igiene dei pavimenti; per attrezzature da asporto; per generi alimentari; poiché ogni struttura è già dotata di volontari e centri di ascolto e che svolgono servizio di supporto e di prossimità.

Catanzaro-Squillace. La Caritas diocesana in queste settimane sta proponendo la sua presenza sempre più attiva, con modalità diverse. Oltre alla distribuzione gratuita di tante mascherine (oltre 1500) e prodotti igienizzanti, si è preoccupata della disinfestazione delle mense che hanno fatto richiesta e i locali delle strutture della Caritas. La direzione con la segreteria è sempre attiva 24h su 24h. Siamo sempre in collegamento con le varie iniziative delle Caritas parrocchiali e anche civili. La diocesi mette a disposizione un immobile sito a Catanzaro Lido con 12 posti letto da destinare all'alloggio del personale sanitario. In caso di necessità si mettono a disposizione 5 stanze doppie con bagno in camera situate all'interno dei locali della parrocchia di Squillace, sempre da destinare all'accoglienza del personale sanitario. 

Lametia Terme. L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus acuisce notevolmente le difficoltà dei soggetti svantaggiati. Tuttavia la Caritas lametina, guidata da don Francesco De Cicco, non si ferma neanche col contagio e garantisce a tutti i soggetti deboli la continuità di tutti i servizi già esistenti su tutto il territorio diocesano. Il servizio mensa, ubicato nei locali attigui alla parrocchia della Pietà, continua ad essere attivo anche se con qualche variante. Per le note misure restrittive imposte dal governo nazionale i pasti non vengono consumati nei locali adibiti a sala da pranzo. Tuttavia i commensali, ospiti quotidiani della mensa, possono passare ugualmente a ritirare il loro cestino. Attivato un numero telefonico per rispondere alle esigenze di perone sole, anziane, chi sta in casa. Il servizio è attivo al mattino dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Per la Caritas diocesana non si ferma nemmeno l’accoglienza per i senza-tetto, a favore dei quali già da diversi anni è stato creato un centro a Sant’Eufemia. Prima che scoppiasse l’emergenza Covid-19, il dormitorio funzionava solo di notte. Il dormitorio aperto h24. Rimane a disposizione degli utenti anche l’emporio solidale gestito dal Masci.

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