Oltre duecento nella fraternità per onorare insieme la Madonna

Siamo giunti al terzo appuntamento della nostra rubrica sulle Confraternite presenti in diocesi, per l’occasione abbiamo incontrato Marco Tocci, priore della Confraternita della Beata Vergine della Misericordia di San Martino di Finita.
“La nostra Confraternita è stata fondata intorno alla fine del 1500, conserviamo anche un decreto originale a firma del re Ferdinando di Borbone, redatto nel 1728. La nostra sede è l’omonima chiesa dedicata alla Madonna della Misericordia, in località Borgo a S. Martino, dove da agosto fino a settembre, viene esposta la statua della Beata Vergine che, nel periodo invernale si conserva nel santuario, sito in contrada San Bartolo”, quanto specificato da Tocci.
La prima domenica di agosto, infatti la statua della madonna viene traslata dal santuario al Borgo in un lungo corteo di auto e moto, mentre, dall’inizio del paese fino alla chiesa, si tiene la processione e la fiaccolata, al termine della quale si celebra la santa messa e l’agape fraterna, un banchetto organizzato in comunione, a cui partecipano i compaesani e molti anche dai paesi vicini. Durante il mese di agosto si organizzano diversi eventi, incontri e giochi popolari, a settembre, nell’ultima domenica del mese, si tiene la festa votiva, preceduta dal novenario, mentre il giorno della festa viene celebrata la messa solenne e la processione per le vie del paese.
La Congrega, che attualmente conta circa duecento membri, partecipa alle diverse attività legate alla vita spirituale della comunità e si dedica a numerose iniziative benefiche e rivolte al sociale.
“Nel corso degli anni sono stati organizzati diversi pellegrinaggi presso santuari mariani, Pompei, Cerchiara ed ogni anno, nel mese di dicembre, presso il santuario della Madonna del Pettoruto di San Sosti, dove durante la funzione religiosa avviene la benedizione del pane e del vino, simboli eucaristici, che vengono poi distribuiti ai fedeli presenti e portati in dono agli ammalati, al rientro in paese”, le parole del priore.
Altre due ricorrenze particolarmente importanti uniscono la comunità, il pellegrinaggio del 12 febbraio al santuario di contrada San Bartolo per ringraziare la Beata Vergine della Misericordia per la protezione dal terremoto del 1854, occasione nella quale durante la messa vengono benedetti i panini, successivamente offerti ai fedeli. L’ altra ricorrenza è la domenica in Albis, la domenica dopo Pasqua, nella quale viene celebrata la festa della fratellanza e della sorellanza: “Nella nostra tradizione, di origini albanesi, la festeggiamo come la domenica della fratellanza ‘Vollamët e Motërmat’, durante la quale, come consuetudine, viene celebrata la santa messa e poi si sta insieme e si condivide il pranzo, da quel giorno i presenti si chiameranno fratello e sorella”, quanto sottolineato da Marco Tocci.