La Confraternita dell’Immacolata un faro di speranza per San Sisto

Per la nona tappa del nostro viaggio nel mondo delle Confraternite presenti nella diocesi di Cosenza abbiamo incontrato Concetta Serpe, priore della Confraternita dell’Immacolata di San Sisto.

“La nostra realtà confraternale, nata il 26 marzo del 1778 con documento ufficiale firmato da Ferdinando IV di Borbone, è sempre stata molto attiva sul territorio, ma negli anni del dopoguerra, a causa della forte emigrazione e dell’ inagibilità della chiesa dove si riuniva, colpita dal terremoto, ha purtroppo cessato le attività. Commissariata, non è esistita giuridicamente per circa 50 anni. Il grande amore verso questa importante realtà però ci ha portato a farla rinascere, a restaurare la chiesa e, nel 2009, ad intraprendere un percorso formativo di sei mesi insieme a don Emilio Aspromonte, l’allora responsabile ecclesiastico delle Confraternite diocesane, al termine del quale l’11 maggio del 2010 è stato ufficialmente rieletto il consiglio direttivo e sono ricominciate a tutti gli effetti le attività”, la descrizione di Serpe.

Attualmente sono presenti quarantacinque confratelli e due novizi che vestiranno l’abito il prossimo 8 dicembre. Per poter aderire alla confraternita, infatti, coloro che ne fanno richiesta, il giorno dell’Immacolata vengono ammessi all’anno di noviziato e, nella stessa data, alla fine del percorso di formazione, vengono accolti durante una solenne celebrazione. L’assistente spirituale della Congrega è padre Antonio De Rose.

“Inizialmente la Confraternita si riuniva in una chiesa che attualmente non esiste più, dedicata a San Rocco, in una località limitrofa a San Sisto, successivamente è stata costruita una nuova chiesa, dedicata all’Immacolata, tuttora sede della Fraternità. La  chiesetta nel centro del paese, restaurata di recente, da circa quindici anni accoglie e serve la comunità per tutte le celebrazioni dell’anno liturgico perché la chiesa grande è in fase di ristrutturazione”, le parole del priore.

Tra le attività a cui si dedicano i confratelli; la  festa principale l’8 dicembre, preceduta dal novenario con la preghiera laicale all’alba e la celebrazione eucaristica della sera; l’ adorazione eucaristica e la messa in suffragio delle anime del Purgatorio il primo sabato di ogni mese, le novene e le processioni per la festa di San Michele, l’ 8 maggio, di San Rocco subito dopo ferragosto e del Corpus Domini. I membri della Confraternita organizzano la via Crucis tutti i venerdì di Quaresima e partecipano all’organizzazione delle feste mariane del Carmine e del Rosario ed alle diverse attività parrocchiali. 

“Teniamo incontri formativi e catechesi per i novizi e per i membri della confraternita aperti a tutta la comunità. Abbiamo acquisito in comodato d’uso la cappella cimiteriale di San Sisto, ne abbiamo curato il restauro e ne curiamo la pulizia e il decoro ed il due novembre vi si celebra la messa per i defunti. Ci occupiamo della solidarietà sul territorio con gesti concreti, visitiamo gli anziani, portiamo le Palme ed il pane di San Rocco agli ammalati ed affianchiamo il sacerdote per la benedizione delle case. Partecipiamo, inoltre, a tutte le iniziative che propone sia la diocesi, sia la Confederazione delle Confraternite regionale che quella nazionale”, la chiosa di Concetta Serpe.