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La sagra della castagna di Carpanzano incanta il Savuto

Migliaia i visitatori giunti per l’occasione anche da fuori regione.

Gli organizzatori della sagra

Una due giorni interessante per la dodicesima sagra della castagna di Carpanzano. La manifestazione, fiore all’occhiello per tutta la valle del Savuto, ha regalato anche questa volta straordinarie emozioni. Le stradine del piccolo borgo sono state letteralmente invase da migliaia di persone, giunte per l’occasione da tutta la provincia di Cosenza e anche da fuori regione. Convegni, stand gastronomici e prove pratiche, sulla lavorazione di questo prodotto tradizionale, hanno accompagnato i tanti visitatori. Il profumo delle caldarroste ha invaso l’aria circostante facendo riaffiorare ai partecipanti gli antichi ricordi di una gioventù ormai passata. Le castagne sin dal medioevo hanno rappresentato una forte fonte di reddito per il paese di Carpanzano. La pianta di castagno costituiva una presenza cara e familiare, per la sua evoluzione ebbero un ruolo importante moltissime istituzioni religiose. Definito l’albero del pane ha garantito la sopravvivenza delle popolazioni del luogo. La sagra ha lo scopo di accendere i riflettori su questo prodotto e far riaffiorare dal passato, le antiche tradizioni. “Sono molto soddisfatto per questo risultato, voglio ringraziare tutti gli abitanti di Carpanzano, i tanti volontari e l’amministrazione comunale per il lavoro svolto”, queste le prime parole del giovane presidente della Pro Loco Luigi Ponterio. La sagra è stata allietata dalla presenza dello storico gruppo musicale “Le Orme” e del cantautore Sandro Sottile, che con le loro melodie hanno intrattenuto un vasto pubblico.

La sagra della castagna di Carpanzano incanta il Savuto
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