Il messaggio del Vescovo al mondo della scuola

La ripresa della scuola in questo 2021 è davvero un segno di Speranza e un tentativo di ritorno alla normalità. Dopo l’avvento della terribile pandemia che ha tenuto lontano dalle aule scolastiche docenti e alunni, ora finalmente si torna in classe. A ragazzi, ai docenti, al personale scolastico e alle famiglie voglio rivolgere questo messaggio augurale, che si fa benedizione, nella logica di una ripresa del cammino di formazione. Il tempo della scuola è il tempo dell’investimento su se stessi, sulle giovani generazioni, per orientarsi verso le mete intermedie e definitive della vita. E’ il tempo della vera amicizia, delle prove, anche delle piccole delusioni, ma è necessario, soprattutto oggi, formare uomini e donne maturi, che sappiano rapportarsi con le nuove sfide del presente, sappiano liberamente agire, senza farsi condizionare dalle dinamiche e dal modo di pensare massificato e debole. La scuola è palestra per gli uomini liberi, pensanti, ma è anche la cattedra della docenza dove chi trasmette gli insegnamenti prova a farlo con la vita, oltre che con la parola. E’ una sfida difficile, ma è anche una gran bella avventura, nella quale giocarsi, scommettersi, perché l’uomo non si giochi il proprio futuro con scelte sbagliate, al ribasso, troppo egoistiche. Scuola fa rima con fratellanza, perché sui banchi abbiamo tutti imparato il valore dell’amicizia vera, del sogno comune, della voglia di lottare e di affermarsi. Sui banchi si sperimenta la solidarietà e la vicinanza dell’amico, lo sguardo della tenerezza e di quella sana complicità con il proprio compagno di strada. Alle nozioni, che aprono alla conoscenza scientifica, storica e letteraria, si accompagnino i grandi valori di umanità, di libertà, di rispetto dell’altro, di condivisione e di accoglienza che ci fanno scoprire di essere fratelli nell’umanità e figli, per chi crede, di uno stesso Padre. Alle famiglie raccomando quell’alleanza educativa con la scuola e anche con le nostre parrocchie, perché insieme si faccia crescere l’uomo e la donna del domani e si collabori all’integrale formazione di cui i nostri giovani hanno fortemente bisogno in questo snodo epocale che tutti vogliamo pensare come la post pandemia da covid19.