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Confindustria Cosenza compie 90 anni

L’atto di nascita di Confindustria Cosenza risale al lontano 1926, quando un gruppo di associati si riunisce nell’Unione Fascista della Provincia di Cosenza. Giornata di gala per lo speciale anniversario.

Confindustria Cosenza compie 90 anni

Lo scorso martedì mattina al Supercinema Modernissimo per il novantesimo compleanno di Confindustria c’erano proprio tutti: aziende, giornalisti, imprenditori e semplici ospiti. Un parterre nutrito per salutare con entusiasmo una  ricorrenza importante e ricordarsi di celebrare l’attività diretta di un ente attivo sul territorio calabrese da quasi un secolo. Durante l’evento, moderato dal direttore degli industriali Rosario Branda, sono intervenuti il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e di Confindustria Cosenza Natale Mazzuca, il sindaco di Cosenza  Mario Occhiuto e il presidente della Regione Calabria  Mario Oliverio.  “Oggi è una giornata di festa che assume una valenza particolare per il nostro territorio e per tutti i calabresi perché sanno di potere contare sull’esempio, sulla spinta propulsiva e su quanto di buono è stato fatto dal mondo delle imprese dall’inizio del secolo scorso, in alcuni casi anche da prima” ha dichiarato con emozione palpabile Natale Mazzuca nella lunga relazione  presentata al pubblico.  “Tante aziende negli anni hanno dato lavoro e distribuito ricchezza sul territorio, contribuendo a scrivere pagine importanti di storia con il supporto di Confindustria. L’augurio- ha proseguito il presidente- è quello di potere avere per altri 90 anni ed ancora altri 90 un’organizzazione sempre più forte e rappresentativa”. Nella sua riflessione Mazzuca ha messo in luce l’operato di successo dell’associazione e il suo ruolo essenziale nella coordinazione e nella stesura delle linee guida garantite alla propria rete di imprese. Al suo intervento ha fatto eco quello del sindaco Occhiuto che ha posto l’attenzione sulla necessità di investire le risorse a disposizione in modo più efficace e di potenziare un sistema a volte lacunoso e fallimentare per riuscire a massimizzare i risultati dell’imprenditoria locale. Ma le protagoniste della mattinata sono state soprattutto loro: le imprese. Aziende con alle spalle anni di lavoro, investimenti, profitto, cooperazione. C’erano quelle attive da 90 anni sul territorio, quali Amarelli, Colavolpe, lo stesso cinema Modernissimo. E poi la Simet, nata 70 anni fa, le imprese con 50 anni di adesione a Confindustria (il cinema Citrigno, la Lucchetta S.r.l, il cinema Italia e altre) e quelle con 25 (solo per citarne alcune, la società di costruzioni Grimoli, la Ellegi S.a.s, la Preite S.r.l). Si  tratta in totale di oltre 50 titoli tutti meritevoli di avere consegnato alla Calabria un bagaglio di crescita, innovazione,sviluppo sociale ed economico. I loro rappresentanti hanno sfilato sul palco del cinema Modernissimo per ritirare i premi alle aziende indossando un sorriso raggiante, consci del ruolo essenziale giocato nel processo di modernizzazione della nostra regione. L’atto di nascita di Confindustria Cosenza risale al lontano 1926, quando un gruppo di associati si riunisce nell’Unione Fascista della Provincia di Cosenza: è il nucleo fondante di quella che anni dopo sarà conosciuta come Confindustria. Dopo un periodo di forti sofferenze legate alla depressione del 29 e alle difficili condizioni del periodo bellico, nel 43 l’ente acquista nuova linfa e rinasce sotto la dicitura di Associazione degli industriali della provincia di Cosenza. Da quel momento la sua è un’azione costante volta a stabilire un dialogo proficuo con il governo nazionale e irrobustire la sua struttura a livello locale. Una strada tutta in discesa che garantisce alle aziende un ruolo sempre più radicato nel territorio.  Negli anni Ottanta e Novanta, nonostante rallentamenti e difficoltà, Confindustria si apre alle piccole e medie imprese e al contempo si fa promotrice di una politica di intesa e cooperazione con l’Unical che si concretizza nel Pa.Te.Co , il Patto Territoriale del Cosentino. Da qui, arriviamo ai giorni nostri con l’elezione dell’attuale presidente Natale Mazzuca nel 2013 e gli ostacoli legati alla crisi economica che immobilizza il sistema industriale internazionale. Mazzuca abbraccia una politica di svecchiamento e rinnovamento le cui parole chiave sono innovazione tecnologica, formazione giovanile, apertura al mercato globale. “Il mezzogiorno deve rientrare a pieno titolo nelle politiche europee”- ha sottolineato Oliverio in un discorso in cui non ha dimenticato di citare le misure protezionistiche imposte all’economia statunitense dal neoeletto presidente Trump . “Il nostro obiettivo - ha proseguito con vigore il presidente della Regione - non deve essere quello di spendere tanto per spendere, ma di spendere per incidere sui fattori del ritardato sviluppo della Calabria. Bisogna compiere uno sforzo perché le risorse vengano utilizzate in modo trasparente e vengano impiegate per creare sviluppo, in modo da invertire la direzione di marcia che ci ha portato nel corso degli anni a perdere 14 punti di Pil e migliaia di posti di lavoro dal 2007 ”. La sfida quindi, è quella, per citare ancora Natale Mazzuca,  di guardare alla Calabria come a una terra che “ ha la consapevolezza di non essere un “problema” per il Paese ma di poterne rappresentare una concreta opportunità”.  E in questa sfida Confindustria ha avuto da sempre un ruolo fondamentale. D’altronde, lo slogan scelto per l’evento è “Il nostro futuro comincia 90 anni fa”.

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