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Celebrate le Giornate FAI di primavera

Le iniziative sul territorio per la valorizzazione dei più bei borghi di Calabria. 

Celebrate le Giornate FAI di primavera

Un inno allo stupore. Che sia quotidiana o straordinaria, il nostro Paese è culla e custodia di una bellezza da valorizzare e proteggere. È questo l'intento delle giornate FAI, la manifestazione nata nel 1993 che si tiene ogni anno in Italia il primo weekend di Primavera per far conoscere, con l'aiuto di volontari e degli Apprendisti Ciceroni, quei tesori conosciuti, sconosciuti o semplicemente da riscoprire. Qual è il segreto di un successo che cresce di anno in anno? Un programma vasto fatto di arte, cultura, storia e tradizioni. Il tiepido sole di una Primavera che fa capolino ha baciato i visitatori che, animati da curiosità e passione, si sono tuffati in un suggestivo viaggio fatto di scorci e luoghi intrisi di storia. Boom di presenze per questa 2 giorni giunta alla 27esima edizione: 1100 luoghi aperti al pubblico, più di 700mila visitatori in tutta Italia. Protagonisti di rilievo della provincia di Cosenza sono stati San Giovanni in Fiore, San Basile e Pietrapaola. Ecco i tesori custoditi nei tre paesi. San Giovanni in Fiore ha aperto le porte dell'Abbazia Florense, uno dei più noti luoghi di culto della Calabria al cui interno si trovano i locali del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti; il Museo Demologico in cui sono esposti reperti della collezione ‘Ori antichi’ della famiglia Spadafora; e Palazzo Barberio, accessibile solo agli iscritti al Fai, con la sua esposizione di pergamene e documenti dell’archivio storico Barberio. La delegazione FAIdel Pollino ha invece mostrato la parrocchia  di San Giovanni Battista, il monastero di Santa Maria Odigitria e il museo delle icone bizantine, luoghi-simbolo della tradizione greco-bizantina presente a San Basile. Il giovane gruppo FAI di Rossano, costituitosi nel 2017, ha invece organizzato il tour alla scoperta del piccolo Borgo di Pietrapaola con la Grotta del principe, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il frantoio Urso e la Timpa del Castello. Due giorni per incontrarsi, conoscere luoghi e persone. Intrecciare amicizie, toccare con mano e calpestare luoghi impostati di memoria e ricordi. Si giunge alla consapevolezza che, per chi ha occhi per scrutare e orecchie pronte ad ascoltare, ogni posto si svela in tutta la sua maestosità.

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