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A2. È tempo di mettere la freccia a Sud?

Il percorso autostradale alle porte di Cosenza tra ammodernamento e proposte concrete

A2. È tempo  di mettere  la freccia a Sud?

Calabria, regione delle incompiute? La risposta, ahinoi, è sì. “La Calabria è la regione dove le incompiute sono sparse sul territorio. Diverse le opere incompiute nella provincia di Cosenza che lasciano soltanto una traccia di incapacità, di cattiva volontà e di spreco che andrebbero sanate”. A dirlo è Roberto Castagna, segretario generale della Uil Cosenza. Per tenere alta l’attenzione sulla tematica, nei giorni scorsi ha fatto tappa in città il ‘tour fra le incompiute’ organizzato da Fenea e Uil che hanno indetto una conferenza stampa nel piazzale dello svincolo Cosenza Sud. “Abbiamo posto la nostra attenzione su tre opere che urlano più di dolore: la diga dell’Esaro, la metro leggera e il tratto autostradale Cosenza-Altilia”, racconta Roberto. A meritare particolare attenzione è il tratto Cosenza-Altilia “perché da anni registriamo che si tratta di un tratto manutenzionato in modo ordinario; è una manutenzione costante che non produce miglioramenti su questo tratto perché ci offre un’autostrada che da Cosenza ad Altilia funziona a un’unica corsia. Si tratta oltretutto - prosegue - di  un tratto complesso, che soprattutto in inverno diventa pericoloso, ci sono stati diversi incidenti e spesso è un tratto interessato da lunghe code. Riteniamo che vada fatta la variante Cosenza-Rogliano, che non dovrebbe abolire l’attuale tratto che va manutenzionato in modo speciale; e nello stesso tempo migliorare fortemente e ammodernare il tratto che da Rogliano va ad Altilia, lì riteniamo che ci sia anche la necessità, poiché è nel programma, dello svincolo a sud che consentirebbe anche alla città di Cosenza di avere un respiro di tipo diverso. Poi per quanto riguarda la metro leggera vorremmo capire che fine faranno le risorse stanziate per quest’opera; rimane poi il problema della diga sull’Esaro, un’opera definita strategica dai governi che si sono succeduti. Abbiamo concentrato la nostra attenzione su queste 3 opere che dimostrano la fragilità della Calabria che non riesce a trovare il bandolo della matassa per l’avvio dello sviluppo”. La notizia è stata accolta positivamente dal sindaco di Mendicino Antonio Palermo: “È tempo di ammodernare strutturalmente o realizzare un nuovo tracciato che in modo più sicuro colleghi Cosenza al Savuto, ma occorre dare finalmente attuazione all’idea dello svincolo a sud che potrebbe finanche collegare in modo rapido l’intero territorio regionale con la possibile nuova grande area ospedaliera regionale”. E aggiunge: “Nelle Serre, così come nel Savuto e in tutto il basso Tirreno cosentino, occorrono, inoltre, investimenti urgenti e diversificati”. “Anche il sindaco di Mendicino ha sottolineato l’importanza dello svincolo e la necessità di rilanciare l’area industriale del comprensorio del Savuto”, dice Roberto. Non è da escludersi una possibile collaborazione con il primo cittadino del Comune delle Serre Cosentine: “Vedremo di mettere insieme queste proposte, una serie di studi che già ci sono. Li porteremo avanti, cercheremo di impegnarci affinché si possano realizzare le cose che noi chiediamo”. Di fronte alle incompiute, il commissariamento potrebbe rivelarsi una mossa vincente: “Per ovviare una burocrazia che blocca i processi dinamici, il commissariamento può essere lo strumento giusto per far rispettare i tempi, avviare e completare un’opera”, conclude. 

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