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Vista dalla curva. La voce ai tifosi

Una grande gioia al gol di La Mantia. a ogni tifoso è il tattico perfetto: "bene l'ingresso di Raimondi e Statella", "ci toglieremo belle soddisfazioni". E lo stadio canta il nome di Marulla. Primi tre punti per il Cosenza.

Vista dalla curva. La voce ai tifosi

Vista dalla Curva. La prima vittoria in campionato del Cosenza è arrivata a tre minuti dal gong. Alla fine è andata bene, grazie alla freddezza di Andrea La Mantia. "Magari vincere al 90' aiuta a capire che è il campionato in cui tante cose ci andranno bene" - commenta, accanto a noi - il tifoso di turno. Solito gruppettino, in curva Est. Il grosso della tifoseria organizzata, come ormai da qualche mese, risiede in tribuna A. Ne esce fuori il solito tifo bicolore e bi-sonoro. Non il massimo. Ma questo passa il convento. 6 settembre 2015, è di nuovo tempo di stadio. Tanti bambini e ragazzi, alla calura dei 35 gradi cosentini, hanno raggiunto il San Vito, in attesa che diventi il "Marulla" non solo nel cuore dei tifosi, ma anche nelle carte...comunali. E' proprio Gigi, il protagonista dei preliminari. Inni e cori, le squadre che scendono in campo portando uno striscione: "ciao piccolo grande Gigi". I ragazzi del Marca, la scuola calcio fondata dal tamburino di Stilo, fanno fare allo striscione il giro di campo. Applausi. Dalla curva, un altro messaggio: "vuoto...infinito". Tanto lo smarrimento che ha portato tra i tifosi rossoblù la morte di Marulla. Per lui, e per il piccolo Aylan, truce immagine di un mondo ancora troppo ingiusto, il minuto di raccoglimento (in realtà di applausi) che precede il fischio d'inizio. Poi si parte, col sole cocente, ma con la gioia di esserci, di essere presenti alla prima di un torneo che il Cosenza vuole vivere da protagonista. Tante bandiere, tante sciarpe. E i cori di sempre. Primi applausi, quando Arrighini, di certo non il migliore dei suoi, fa partire un destro che, se si fosse giocato a rugby, avrebbe portato punti. Invece si rimane a lungo sullo 0-0. Al bar della "Bergamini" il via vai è continuo. Troppo caldo, le spiagge di certo piene. Peccato, qualcuno avrà preferito vivere la coda d'estate sotto l'ombrellone invece di fare la coda...al botteghino, per ammirare la truppa silana formato 2015 - 2016. A dir la verità, scorrendo le formazioni iniziali, dei nuovi volti tra gli undici titolari ce ne sono veramente pochi. Il resto è la vecchia guardia, l’usato sicuro. Vecchia guardia anche in curva Ovest, questa volta, dove non mancano i volti ormai storici. “Perché non passano la palla rasoterra?” – ci dice Giovanni. Dietro di noi, un bimbo con il nonno osserva il match in piedi e non si stanca di spingere la squadra. “Finalmente è entrato Raimondi e la partita è cambiata, e anche Statella è necessario in questa squadra” – ci dice alla fine Pasquale, che aggiunge: “intanto abbiamo incamerato i tre punti”. “Entrambe le squadre non hanno fatto molto, ma almeno il Cosenza ha creato qualcosa in più” – aggiunge Francesca. Alla fine il rigore è stato un momento liberatorio. Prima ancora che La Mantia trasformasse la ghiotta ed estrema occasione, già in curva ci si abbracciava. Come se il bomber non potesse sbagliare. E alla fine è stato proprio così. Palla da una parte, portiere dall’altra. Tanti abbracci. Il solito coro: “lupi lupi”. Primi tre punti, prima gioia. Meglio essere partiti bene. “Ci toglieremo grandi soddisfazioni” – passa e chiude con un grande sorriso Mario.

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