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Signore e signori, ecco il Cosenza 2015 - 2016

Presentazione al Castello Svevo restaurato per la squadra rossoblù a pochi giorni dall'inizio del torneo di Lega Pro. Le parole del diesse Meluso, del tecnico Roselli e del presidente Guarascio, per una società che vuole vivere una stagione da protagonista. Grande entusiasmo con migliaia di tifosi giunti nello storico maniero bruzio. Cori per tutti. Commosso ricordo di Gigi Marulla.

Signore e signori, ecco il Cosenza 2015 - 2016
guarascio e pasqua
Guarascio e Meluso

Storia e sport hanno impreziosito la serata di ieri in cui il Cosenza Calcio si è presentato alla città. Il Castello Svevo si è colorato di rossoblu, quel vecchio maniero della prima metà del 900, restaurato recentemente dopo anni di incuria e forte degrado, simbolo di tutta Cosenza che riparte. Un miscuglio vincente tra le due arti che ha prodotto una sera di passione verso la propria squadra. Un clima mite e un venticello soave ha allietato lo spettacolo a cui hanno preso parte migliaia di supporter rossoblu. A dirigere la kermesse Gianluca Pasqua, addetto stampa della società, e Patrizia de Napoli, volto noto del panorama giornalistico sportivo cosentino. Presenti tutto lo stato maggiore della compagine silana, dal Presidente Guarascio al direttore Meluso, passando per il team manager Marulla a tutto il resto dello staff di mister Roselli, compreso il segretario Bandiera. Tutta la squadra ha assistito alla serata di gala eccetto Vutov, convocato dalla Nazionale Bulgara, e Di Somma, impossibilitato da problemi. Un doveroso omaggio è stato dedicato a Gigi Marulla. Infatti, una stanza del Castello era arricchita da tante immagini dove il Tamburino di Stilo, con la casacca del suo Cosenza, calcava il campo del San Vito facendo ammattire le retroguardie avversarie. Sul palco Claudio Dionesalvi, personaggio di spicco della tifoseria organizzata, ha ricordato l’eterno numero 9: “La figura di Marulla la voglio ricordare raccontando un altro personaggio. Mastru Peppe, custode del vecchio stadio “Morrone”, aveva un tocco magico. In un campo in terra battuta con un palo di ferro toccava dei punti facendo sparire l’acqua e rendendo agibile il terreno di gioco. Beh Gigi aveva la stessa funzione di Mastru Peppe, riusciva a risolvere tutte le situazioni, anche le più complicate. Toccava i punti giusti della nostra coscienza. Ricordo quando avevo 11 anni (nel 1982, quando Gigi venne a Cosenza) e con un mio amico siamo andati alla “sagliuta i Pagliaru” dove il Cosenza mangiava nella trattoria da Emilio. Ci avvicinammo a Gigi il quale ci trattò con un umiltà e rispetto che ci fece innamorare del Cosenza. Alla fine mangiammo tutti i giorni con lui alla trattoria. Una volta lo intervistammo e lui prese la cosa molto seriamente. Un altro aneddoto. Nel 2005 lo trovammo sul traghetto in ritorno dalla Sicilia e avevamo comprato gli arancini. Ne rimase uno. Lo regaliamo al mister e l’accompagnatore fa <<ragazzi ma non e che ci’avete messo mariujana?>> e Marulla, in dialetto, <<secondo a tia si c’era mariujana mu davanu a mia..>>. Questo era Gigi”. Dopo Dionesalvi, è stato mandato un cortometraggio del gruppo Caputo-Imbrogno, in ricordo della vittoria di Coppa Italia di Lega Pro del 22 aprile. Sul palco è stato chiamato il direttore sportivo Mauro Meluso: “la location è di Seria A – esordisce il DS rossoblu – noi non lo siamo, ma stiamo lavorando tanto per crescere. Con la politica dei piccoli passi vogliamo raggiungere obiettivi importanti. Abbiamo mantenuto un’intelaiatura base e affermo che avere una squadra è un lusso. Abbiamo integrato questo gruppo con giocatori giovani. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi perché, oltre ad essere i nostri principali azionisti, nella scorsa stagione l’apporto della gente nei momenti molto difficili ci hanno aiutato a superarli. Oggi si scrive un’altra storia”.

tifosi

Nell’euforia e gioia di tutti i tifosi è salito sul palco il vero artefice della rinascita rossoblè, nel campionato recente, il tecnico Giorgio Roselli accolto da ondate di applausi scroscianti. I tifosi hanno gridato :”oh Roselli portaci in Europa” mister avvisato: “Sono emozionato. Ho una certa età e veramente mi serviva una sfida al sud. E’ stata una scelta fantastica. Questo spettacolo non lo vedevo da anni e questa città mi ha fatto ritrovare quella passione di quando ero giocatore di Serie A. Ho riavuto la gioia di fare l’allenatore. Nei momenti difficili, quando passeggiavo per Corso Mazzini, incontravo delle persone che mi trasmettevano sempre un qualcosa dentro. Momenti bui? Sinceramente non c’è ne sono mai stati. Ero carico dentro per questa sfida. Stasera c’è un grande spettacolo ma con la testa sono già proiettato alla sfida di domenica”. Poi sul palco chiamati tutti i membri dello staff tecnico e proiettato un nuovo corto che ha mostrato i tanti angoli della città trasmettendo un messaggio di speranza per un futuro roseo per Cosenza e per il Cosenza calcio. Dopi di che tutti i protagonisti della prossima stagione, tutta la rosa dei lupi (eccetto Vutov e Di Somma). Infine il timoniere del vascello rossoblù, il presidente Guarascio accolto dai tifosi “oh Guarascio tagliati i capelli”.

guarascio e pasqua

Il patron assalito dall’emozione e interrotto dai vari cori dei tifosi ha detto: “Vi ringrazio per essere presenti questa sera. La responsabilità che mi date è importante. Abbiamo fatto grandi cose… (la grande emotività della festa lo blocca… poi riprende) Ci aspetta una nuova avventura da vivere insieme e posso assicurare che quest’anno con ragazzi fantastici. Questi sono guidati da un grande mister. Il mio momento più bello? Sono tanti, quello della Coppa Italia.” La De Napoli chiede se si sarebbe aspettato tutto questo entusiasmo:” Sinceramete – risponde Guarascio – no. Questo Castello zeppo pieno di tifosi è un grande punto di partenza per il Cosenza che sarà la guida del calcio pulito e lo voglio ribadire in maniera chiara. Il tutto ovviamente si deve trasformare in risultati sul campo. Il futuro? Penso che possiamo fare un campionato importante poi… (interrotto ancora da un coro dei tifosi) con questo tifo faremo grandi cose”. Le aspettative ci sono. Il Cosenza è atteso a confermare questo grandissimo entusiasmo dei tifosi. Ci sono le basi per costruire davvero un qualcosa di grande importanza per questa città per riportarla nel palcoscenico che merita. Con l’impegno quotidiano e l’apporto dei tifosi, il Cosenza pensando alla giornata può costruire un futuro prospero e ricco di gioie e grandi soddisfazioni. Appello finale del presidente: “Approfitto per ringraziare tutte le persone che lavorano per questa società. Vogliamo fare grandi cose, ma le possiamo realizzare solo con il sostegno della tifoseria. Sono fiducioso e credo che questa serata sia la dimostrazione che l’entusiasmo c’è. Forza Lupi…Forza Cosenza”

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