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Sì, Cosenza e Rende, è tempo di investire sui giovani

La proposta di Guarascio a Coscarella e la convinzione che è arrivato il momento di valorizzare il calcio giovanile. 

Sì, Cosenza e Rende, è tempo di investire sui giovani

La proposta del presidente del Cosenza Eugenio Guarascio al suo omologo del Rende Coscarella di una sinergia per lo sviluppo del calcio giovanile nellìarea urbana è assolutamente pregevole. Lo scrutini dei giovani talenti pallonari, in città, ha sempre sofferto, e il calcio giovanile rossoblù non è quasi mai stato un serbatoio per la squadra più rappresentativa della Provincia. Questo è un dato in controtendenza e quasi contraddittorio rispetto al proliferare delle scuole calcio che, negli ultimi 30 anni, hanno visto il sorgere di polisportive e associazioni. In alcuni casi, soprattutto negli anni '90, erano stati effettuati alcuni gemellaggi con società di serie A. Eppure, né dalle scuole calcio, né dalle giovanili del Cosenza sono usciti troppi calciatori capaci di fare le fortune della squadra.

Una delle criticità, a tal proposito, è l'atavica carenza di strutture che in alcuni frangenti, specialmente negli anni più bui del calcio cosentino, ovvero nella prima parte del nuovo Millennio, hanno riguardato la stessa prima squadra, spesso costretta a peregrinare da un campo all'altro. Le carenze strutturali sono anche carenze formative, risorse in meno, che non sono d'ausilio allo svilupparsi e al crescere calcistico di tanti giovani che, con entusiasmo, si avvicinano alla pratica del gioco del calcio. Ha ragione il presidente del Rende quando afferma che la città ha fame di calcio; e senza voler richiamare i ben più alti propositi di area urbana, una sinergia tra Cosenza e Rende può certamente agevolare la nascita di giovani promesse.

Il Cosenza non ha una tradizione di "cantera" come Barcellona e Real Madrid e Ayax o, rimanendo agli esempi più vicini Atalanta e Roma. Eppure il campione "fatto in casa" garantirebbe, soprattutto nelle ristrettezze economiche con cui il Cosenza ha dovuto sistematicamente fare i conti, un investimento di rilievo e una prospettiva a costo zero. E' tempo di puntare forte sul fisico e sulla testa dei giovanissimi calciatori, perché diventino uomini di sicuro affidamento e possano aiutare la squadra della loro città. Tanto più in un periodo nel quale il Rende sta dando avvio alla edificazione del nuovo stadio e a Cosenza c'è un progetto in tal senso.

Rafforzare le strutture, investire sulle competenze, fidarsi dei giovani. Questo porta denaro e risultati. 

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