Cosenza, il Lecce è forte ma è tempo di raccogliere il seminato

grande attesa in riva al Crati per il match tra Cosenza e Lecce, valido per la dodicesima giornata del campionato di Serie B. Una gara delicata per il Cosenza, ancora una volta chiamato a ricorrere un risultato più consono alla mole di gioco espressa durante le partite. La tensione tra le fila cosentine è palpabile, attesa la necessità di mettere punti nel carniere per non essere invischiati definitivamente nella zona caldissima.

Per questo, l'apporto del pubblico oggi sarà fondamentale per battere una delle squadre più insidiose del torneo, il Lecce dell'ex La Mantia, attaccante rimpianto dalla tifoseria rossoblù e che probabilmente nella sua esperienza a Cosenza non è stato messo nelle condizioni di esprimere tutto il suo potenziale. Per contrastare il forte centravanti salentino, che in attacco sarà affiancato da Palombi e Mancuso, mister Braglia dovrebbe schierare Legittimo al centro della difesa, in coppia con Dermaku. 4-4-2 il modulo che il tecnico toscano dovrebbe schierare contro il Lecce.

Al rientro, nel Cosenza, anche Mirko Bruccini, che in questo inizio di campionato ha patito oltre modo gli infortuni. Con lui, Mungo e Palmiero. In attacco Baclet scalpita e non è escluso che possa prendere il posto di Maniero, a volte poco lucido sotto porta. Baclet, dal canto suo, viene da un bel gol nella sfortunata gara di Palermo con l'ennesima beffa al 90'.

Capitolo portiere. Braglia ha convocato per la prima volta Perina, ma almeno alla vigilia Saracco è dato ancora tra i titolari.

La gara contro il Lecce sarà ostica, con i pugliesi che possono disporre di ricambi capaci di dare sterzate alla partita da un momento all'altro. Falco, l'ex Arrigoni e Torromino sono alternative di lusso su cui Liverani può contrare. Il Cosenza, però, deve lottare su ogni pallone, non tirare mai indietro la gamba e stare concentrato fino all'ultimo istante.

E' il tempo di raccogliere quello che si semina.