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Cosenza, Pascali evita il ko (1-1), ma che caos alla fine...

Una prodezza di Felipe Curcio apre le strade alla Fidelis, poi Pascali sbarra la strada. 

Parole chiave: Stadio Marulla (2), Andria. (1), Cosenza-Fidelis Andria (3), Serie C (41), Cosenza (519)
Cosenza, Pascali evita il ko (1-1), ma che caos alla fine...

Potremo parlare della partita. Si, quella che il Cosenza stava perdendo e poi recuperato nei minuti finali con una perfetta incornata di testa di Pascali. Però, c'è il però. Il punto della situazione va fato sull'arbitraggio nei minuti finali, e decisivi della partita. Innanzitutto Curti di Milano ha fischiato il termine della gara in lieve anticipo. Il portiere Maurantonio va negli spogliatori, ma dopo un colloquio l'arbitro si ricrede e permette lo svolgimento dell'ultimo spezzone salvo poi fischiare una manciata di secondi dopo.

Detto questo, volgiamo lo sguardo al Cosenza. Tecnicamente parlando, la Fidelis, che ha giocato a specchio (4-3-3), ha raggiunto il vantaggio con un preciso tiro all'angolino di Curcio. Il gol è stato il coronamento della prestazione della truppa di Loseto. Apparsa meglio sulle palle e, soprattutto nella fase nella quale si passa al concreto, ovvero sotto porta. Infatti, i ragazzi di Loseto hanno tirato in porta più del Cosenza. I Lupi, dal canto opposto, hanno mostrato una certa organizzazione di gioco, Palmiero in primis, ma poca freddezza nei sedici metri. Alla fine Pascali ha evitato l'ulteriore capitolazione. Ancora è assente il senso e l'arte del gol. Il Cosenza, in quest fase iniziale della stagione ha siglato solo due reti. Oltre a quella odierna di Pascali, l'altra risale alla prima contro il Monopoli, con autore Bruccini. E' una situazione da codice rosso: i rossoblu sono una squadra che riesce a costruire la manovra, ma fallisce nell'ultima fase, quella fatidica, quella di mettere il pallone nella rete. Il pareggio nella forma muove la classifica del Cosenza di un punticino, ma nella sostanza il sentimento equivale a quello della sconfitta. 

Mister Fontana ripropone Palmiero al centro con Mungo e Bruccini ai suoi lati. In difesa corsie affidate a Idda e Pinna, nel mezzo la coppia formata da Pascali e Dermaku. In avanti tridente Caccavallo, Baclet, Tutino. In casa Andria, Loseto risponde per le rime con lo stesso modulo. Quinto viene posizionato al centro nevralgico del gioco pugliese assistito ai suoi lati da Piccinni e Matera. 

CRONACA. La partita entra subito nel vivo per mano di un pericoloso calcio di punizione (al 3° minuto di gioco) tirato da Lattanzio che lambisce il palo con Perina battuto in tuffo. Al 10° la Fidelis avrebbe una nuova opportunità di gioco. Corner: batte Matera, in area svetta di testa Rada, ma la sua incornata termina alta rispetto alla porta difesa da Maurantonio. Passano 60 secondi e il Cosenza batte i pugni: azione iniziata con un lancio da dietro che imbecca Mungo in area di rigore, ma il furetto di Isola Capo Rizzuto non riesce ad arpionare la sfera e, dopo un tocco scoordinato di Baclet, la difesa riesce a riorganizzarsi e rinviare lontano.

 Gli ospiti in fase avanzata utilizzano come sponda Croce, in tanti casi in versione da falso nueve, per azionare gli innesti degli esterni in area di rigore. Tattica che non sempre riesce (a dire il vero quasi mai). Il gioco dei Lupi poggia, nella maggior parte dei casi, sull’inventiva del napoletano Palmiero. Il centrale di centrocampo, servito, cerca di mandare all’assalto Baclet e gli esterni alle sue spalle (a volte, come spiegato prima nel caso della Fidelis, anche Baclet indietreggia per favorire l’ingresso in area di rigore di Tutino e Caccavallo). Tutto questo è avvenuto in due fasi di gioco: prima al 16° con Baclet, innescato da Palmiero, ma infrantosi sul muro avversario, secondo al 17° con il francese scuola Lilla che, nella trequarti biancoazzurra serve l’esterno Tutino (tiro rimpallato senza arrecare danni particolari). Il regista napoletano, quando può, prova ad edificare qualche prova balistica, come al 19° con la respinta di petto di Maurantonio. Ma la Fidelis ritorna a farsi sentire fino a 21° con il tiro ravvicinato di Lattanzio che trova, però, i piedi di Perina a respingere. Il Cosenza lascia troppi spazi agli esterni offensivi ospiti, il copione si ripete in più occasioni: 25° Matera tutto solo davanti la porta spara alto. E ancora al 27°, Curcio su calcio di punizione defilata va direttamente in porta. Il pallone trova i pugni di Perina e respingere lontano.

Al 37° tornano a carburare i Lupi: apertura deliziosa di Mungo per Caccavallo. L’ex Paganese scende in area e conquista un corner dalla sinistra, solo che non sortisce particolari effetti di disturbo. Caccavallo riprova (40°), sempre nella stesse zona (più vicina al limite), a centrare la porta: la sua torsione e successivo tiro di sinistro, tuttavia, termina di poco sul fondo.

Al 44° Bruccini, in due tempi si divora un clamoroso vantaggio: imbeccato come sempre da Palmiero si ritrova davanti al portiere. In un primo momento prova la conclusione che Mauratonio respinge, la palla, però rimane li vicino e l’ex Lucchese ci riprova trovando, questa volta i piedi di Maurantonio e la testa di Rada che mette in corner.

Nel secondo tempo Barisic ricorda di essere uno delle spine nel fianco della retroguardia silana: dalla distanza scocca il tiro con Perina che blocca indietreggiando pericolosamente in porta. Al 3° Il Cosenza risponde subito: Caccavallo prova, da un notevole distanza, a provare la conclusione, ma il pallone di gioco termina sul fondo. Come un flipper, arriva l’immediata risposta da parte della Fidelis: questa volta siamo sulla zona destra della trequarti, su calcio di punizione. Sulla battuta Rada chiama al grande intervento in tuffo Perina.

Fidelis in vantaggio. Palmiero commette uno dei pochi errori in questa partita, nella quale è stato visto come alfiere del centro campo e della manovra rossoblu (in particolar modo nel primo tempo=. Atterrato al 27° un avversario, Curti di Milano concede il calcio di punzione dai 17 metri: sul pallone si presenta Felipe Curcio e, con un sinistro impeccabile batte Perina che nemmeno tenta il tuffo. E dopo il vantaggio la Fidelis non demorde. Al 35° Matera prova il tiro in porta, con Perina che nuovamente si supera mandando in corner. Non finisce qui, dall’azione sviluppatasi dalla rimessa dalla bandierina, Perina sventa un pallone derivante dal lato destro.

Il Cosenza si rende presente al 30° st con un grande intervento di Maurantonio a respingere una rovesciata in area di Ettore Mendicino. Poi Fontana mette Calamai e Liguori per aumetare pressing e peso offensivo della squadra in evidente difficoltà. Al 43° st Bruccini sfiora il montante.

Pascali! Al 49° st il Cosenza evita di capitolare nuovamente in casa, al Marulla termina 1-1

 CAOS TOTALE a seguito del vantaggio del Cosenza Curti di Milano fischia in anticipo il termine della partita. Al che il Cosenza reagisce in modo furibondo. Intanto Maurantonio era già andato negli spogliatoi. Dopo un colloquio con il direttore di gara, viene concesso di disputare lo spezzone mancante, ma nelle fila della Fidelis....manca propria il portiere. Il gioco riprende nuovamente per stopparsi una decina di secondi dopo. Al triplice fischio scoppiano le polemiche. 

 

Il tabellino

COSENZA (4-3-3): Perina 7; Idda 5,5, Pascali 6, Dermaku 6, Pinna 5,5; Mungo 5,5 (34° st Calamai ), Palmiero 6 (31° st Liguori SV), Bruccini 6; Caccavallo 5,5, Baclet 5 (21° st Mendicino 5,5), Tutino 6 (12° st Statella 5,5). A disposizione: Saracco, Corsi, Pasqualoni, Boniotti, Collocolo, Calamai, Liguori, Loviso, D’Orazio. Allenatore: Fontana 5. 

FIDELIS ANDRIA (4-3-3): Maurantonio 7; De Giorgi 6, Allegrini 6 (42° pt Tiritiello 6), Rada 6,5, Curcio 7; Piccinni 5,5, Quinto 6, Matera 6,5; Lattanzio 6 (31° st Scaringella SV), Croce 5,5 (22° st  Nadarevic 6), Barisic 6,5 (31° st Esposito SV). A disposizione: Cilli, Pipoli, Minicucci, Bottalico, Paolillo. Allenatore: Loseto 6,5.

MARCATORI: Curcio (27° st), Pascali (49° st). 

ARBITRO: Curti di Milano 5.

NOTE. Spettatori: 1034 paganti, 661 abbonati con un settantina di tifosi ospiti. Incasso: 9549 euro. Campo in buone condizioni di gioco. La situazione meteorologica vede cielo sereno con una certa parvenza di caldo. Prima dell’inizio del match viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione di Livorno. Angoli: 5-3. Ammoniti: Barisic, Pascali. Espulsi: . Recuperi: (3° pt)/(5° st). 

FOTO DI COPERTINA PAGINA FACEBOOK OFFICIALE COSENZA CALCIO

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