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In occasione dei festeggiamenti per la Madonna Assunta

Settimio Tancredi. Una vita spesa per l'arte

Presentato a Mendicino il libro di Umberto Tancredi sull'opera dell'artista di Pietrafitta

Settimio Tancredi. Una vita spesa per l'arte

Tra gli artisti che hanno decorato le chiese di Mendicino, Settimio Tancredi è senza dubbio uno dei più interessanti. Nato a Pietrafitta nel 1903, ha attraversato la complessità del Novecento, promuovendo un linguaggio artistico “classicheggiante” e unendo nella sua pittura (e scultura) spiritualità, maestria e amore per il territorio. A Mendicino, Tancredi ha vissuto e operato a lungo e pertanto proprio qui, ieri sera, si è parlato di lui in occasione della presentazione del libro “Una vita per l’arte. Settimio Tancredi pittore e scultore”, edito da Orizzonti Mediterranei (euro 12). L’autore è Umberto, figlio dell’artista che ne ricostruisce la biografia e le più importanti opere per contribuire “al ricordo e alla rievocazione dell’opera di un uomo che ha speso tutta una vita per l’arte e che si appresta a occupare il posto che merita nella storia dell’arte del Novecento, in particolare nel panorama artistico meridionale”. All’incontro, tenuto nell’ambito dei festeggiamenti della quindicina della Madonna Assunta, ha partecipato, oltre Umberto Tancredi, anche lo storico dell’arte Raffaella Buccieri che ha contestualizzato la figura dell’artista pietrafittese nell’ambito dei fermenti artistici del secolo scorso, evidenziando che “pur vivendo pienamente questi tempi e questi nuovi modi di fare arte, Settimio Tancredi resta legato a una tradizione espressiva puramente figurativa e di stampo realista, sia in pittura che in scultura”. Allievo di Enrico Salfi, fin dall’infanzia mostrò spiccate doti artistiche, tanto che si narra in famiglia che, essendo convittore in collegio, chiedesse ai familiari sempre un unico dono: carta e matite per disegnare. Dopo un soggiorno a Roma, ritornò a Cosenza e avviò una serie di committenze pressoché in tutta la provincia. Sue opere si trovano, per esempio, oltre che nella già citata Mendicino (come nella chiesa dell’Addolorata), anche nella stessa Pietrafitta, a Cosenza (come a San Gaetano o a San Francesco di Assisi), Torano Castello, San Fili, Rovito e Spezzano. Numerosi furono anche gli incarichi fuori provincia, come per esempio a Tropea, nel cui liceo è esposto un busto del filosofo Galluppi.  Il libro curato da Umberto Tancredi che, come ricorda egli stesso nella post fazione, ha ereditato dal padre l’amore per il bello e la passione per la pittura, rappresenta un primo studio su un artista che certamente merita di essere meglio ricordato e valorizzato.

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