Primo Piano
stampa

Quando sorridere fa bene alla fede

Il riso ha a che fare con la fede?  Ridere, cioè, fa bene anche allo  spirito? E poi: Dio ha mai riso? E Gesù avrà avuto il senso dell’umorismo? Il sorriso è senza dubbio frutto dello Spirito Santo: nella misura in cui ci lasciamo amare e guidare dall’amore di Dio Padre diveniamo comunicatori di gioia e capaci di regalare un sorriso

Quando sorridere fa bene alla fede

Che ridere sia benefico, è ormai notizia diffusa e fatto consolidato. Lo raccontano i classici della letteratura di tutti i tempi e anche studi scientifici mostrano, senza alcun dubbio, che ridere è un toccasana per corpo e mente. 

Meno frequente, invece, un’altra questione: come il riso ha a che fare con la fede? Ridere, cioè, fa bene anche allo spirito? E poi: Dio ha mai riso? E Gesù avrà avuto il senso dell’umorismo?

Pare proprio di sì. Basta leggere, per esempio il libro dei Proverbi (“mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini” 8,31): o il libro dei Salmi (“Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia … Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore” 2,2-4; “Il Signore ride dell'empio, perché vede avvicinarsi il giorno della sua rovina” 37,13;) per scorgere nei testi sacri il sorriso a volte ironico, a volte semplicemente gioioso di Dio. 

Fin dall’inizio, dalla Genesi, leggiamo dell’importanza del riso. 

Lo stesso nome Isacco è la risposta di Dio al riso sfiduciato di Sara, che non crede di divenire madre: “Sara rise dentro di sé dicendo: ‘Vecchia come sono, avrei io tali piaceri? E anche il mio signore è vecchio”; e ripresa da Dio “Perché mai hai riso, Sara?”, la donna impaurita si giustifica: “Non ho riso” e Dio ribatte: “Invece hai riso!”(Genesi 18,12-15). Nel tempo da Dio stabilito, Sara vecchia e sterile dà alla luce Isacco, che significa “Dio ha riso” perché il sorriso sarcastico e disperato di Sara è vinto da quello fiducioso e generativo di Dio, che, a chi sa sorridere con Lui, dona vita gioiosa. 

Il Figlio Unigenito non poteva che avere i tratti del Padre. Come non intravedere i tratti ironici del volto di Gesù di fronte a quei vecchi canuti costretti ad allontanarsi lasciando vergognosamente scivolare dalle loro mani i sassi raccolti per essere scagliati contro l’adultera; o di fronte agli ipocriti farisei zittiti dalle sue risposte schiette e sagaci. Come non pensare, inoltre, al suo volto gioioso insieme ai cari amici Maria, Marta e Lazzaro o circondato da bambini ilari e affettuosi mentre esorta i suoi discepoli a farsi piccoli. Come non riconoscere, nelle parabole, il sorriso commosso del Padre che riconcilia a sé il figlio o quello esultante della donna per la moneta perduta e ritrovata?

Senza dubbio, l’ironia e la gioia sono espressioni di Dio e del suo Unigenito. Dunque, anche segno della nostra figliolanza. Possiamo dire che nella misura in cui ci riconosciamo figli, siamo capaci di ridere e sorridere: siamo pieni di Spirito… Santo. Il sorriso è senza dubbio frutto dello Spirito Santo: se ci lasciamo amare e guidare dall’amore di Dio Padre diveniamo comunicatori di gioia e capaci di regalare un sorriso.

È stato così anche per l’inflessibile e rigoroso san Paolo che scrive ai Filippesi “Godete sempre dell’allegria” (4,4); e per il santo che più di tutti desiderò assomigliare a Cristo e prese le sue sembianze: il “Giullare di Dio”: Francesco d’Assisi, s’innamorò di Dio a tal punto da conoscere la gioia anche nella sofferenza e vivere così la perfetta letizia. 

Da Francesco d’Assisi a “Francesco Bergoglio” il passo è breve. Famose ormai le immagini che ritraggono il Pontefice esplodere in una sonora risata per la barzelletta sull’arcivescovo di Canterbury o di fronte alla mamma che gli presenta la figlia vestita da papa o in piazza san Pietro per lo show di Max Giusti.

Ma papa Francesco è soprattutto filosofo della vera gioia: autore di due esortazioni apostoliche che fin dal titolo rinviano alla letizia, “La gioia del Vangelo” e “La gioia dell’Amore”; e di un libro “Il Vangelo del sorriso”, in con cui invita uomini e donne a non essere tristi, poiché “La gioia dei cristiani non nasce dal possedere tante cose, ma dall’aver incontrato una Persona, Gesù, e dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche quando il cammino della vita si scontra con ostacoli che sembrano insormontabili”.

Quanti discorsi e interventi del Pontefice potrebbero essere citati quali espressione e racconto della gioia cristiana che scaturisce dalla consapevolezza di essere figli redenti, come questa intervista trasmessa su Sat2000: “Il senso dell’umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni. Prego quella bella preghiera di san Tommaso Moro: Dammi, Signore, il senso dell’umorismo: che io sappia ridere davanti a una battuta. È bellissima quella preghiera. perché il senso dell’umorismo ti solleva e ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano ma più vicino alla grazia di Dio!”.

“Dobbiamo dircela la verità: non tutta la vita cristiana è una festa. Tanti problemi, tanti che noi abbiamo. Ma Gesù ci dice: ‘Non avere paura!’. ‘Sì, sarete tristi, piangerete e anche la gente si rallegrerà, la gente che è contraria a te’”. Ma la gioia cristiana arriva a purificare la nostra tristezza: “Per capire la tristezza che si trasforma in gioia, ha detto ancora, Gesù prende l’esempio della donna che partorisce: “E’ vero, nel parto la donna soffre tanto – ha affermato il Papa – ma poi quando ha il bambino con sé, si dimentica”. Quello che rimane, dunque, è “la gioia di Gesù, una gioia purificata”. Quella è “la gioia che rimane”. “Il messaggio della Chiesa di oggi è non avere paura!” ma sorridi alla vita!

Vignette e satira aiutano a pregare? 

Schermata 2017-05-25 a 18.14.41

Ironiche, irriverenti, riflessive o scontate. Il mondo delle vignette e della satira, che in qualche modo cerca di accompagnare, spiegare, approfondire o banalizzare alcuni concetti lagati alla fede e alla religione è davvero molto variegato. Sono tanti gli artisti (alcuni presunti tali) che si cimentano in questo arduo e delicato compito di edificare, attraverso un sorriso, un fedele, aiutandolo a riflettere su concetti dati per scontati o ritenuti troppo "difficili" da spiegare.

"Gente allegra Dio l'aiuta" è infatti l'antico adagio popolare che da sempre accompagna la religiosità dei nostri nonni, quasi a voler sottolineare quanto, la gioia e la serenità, dovrebbero contraddistinguere il nostro agire quotidiano; perchè chi ha fede in Dio non può farsi vincere dallo sconforto. “Ricordatevi che il diavolo ha paura della gente allegra” diceva infatti San Giovanni Bosco volendo quasi anticipare il lavoro di quanti, dalla carta stampata al web, inondano le nostre bacheche strappandoci sorrisi e (speriamo) qualche attimo di riflessione. La cosa che incuriosisce di più girovagando sul web è, però, la varietà dei soggetti che si stanno cimentando in quella che probabilmente don Bosco avrebbe salutato come una nuova possibile pista educativa per avvicinare giovani e meno giovani a contenuti che la Chiesa alcune volte fa fatica a trasmettere. Così da "privati cittadini" a laici impegnati, passando per sacerdoti vignettisti e professionisti della matita, si può osservare come il tema della fede e delle religioni sia uno degli argomenti più trattati e verso il quale si dedicano gli sforzi e le attenzioni di tanti professionisti della satira. Lo strumento secondo noi funziona. Speriamo che oltre a sorridere ci auti anche a pregare!

Comunicare il Vangelo con l'arte della matita

Intervista don giovanni berti_ 29 settembre_2016

Dallo scorso settembre don Giovanni Berti è entrato a far parte della squadra di Parola di Vita aiutandoci a far riflettere e sorridere grazie alle vignette che ogni settimana pubbliciaimo sulla prima pagina del nostro settimanale.  Un piccolo spazio, molto gradito dai nostri lettori, per leggere il Vangelo sorridendo, aiutati dal parrocco di Moniga del Garda (Diocesi di Verona) che da diversi anni aiuta a riflettere e a sorridere su questioni di fede che "raccontano" con ironia e immediatezza la vita della Chiesa e il Vangelo.

Tanti i disegni di un super Papa Francesco 

C_4_foto_1056659_image

Ha un'aria da nonno... e chi ha un'aria da nonno non può che essere una brava persona :)). Questo è uno dei tanti commenti che accompagna uno delle centinaia di disegni e vignette che ritraggono papa Francesco mentre saluta con simpatia o decolla come superman per aiutare i bisognosi con la sua valigia piena di "valori" e la sciarpa del "San Lorenzo". Una moda, quella di ritrarre il Papa, che ha senza dubbio attirato l'attenzione di disegnatori, vignettisiti e writer facendo amare ancora di più il nostro pontefice sottolineando alcune delle sue più amate caratteristiche.

Allegato: 12_13_ 25 maggio.pdf (4,80 MB)
Quando sorridere fa bene alla fede
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento