Il Papa fa cenno ad un Sinodo per l'Italia
Prima di una convocazione è necessario ripartire dalle strutture pastorali di comunione
Camminare insieme in uno spirito sinodale. E’ l’invito che ieri papa Francesco ha rivolto alla Chiesa italiana riunita, con i vescovi, in Vaticano, per l’annuale assemblea.
Il papa è convinto che “il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del Terzo Millennio”, come aveva detto – e lo ha ricordato anche ieri – quattro anni fa alla commemorazione del 50 anniversario di fondazione del Sinodo dei vescovi.
Deve essere questala modalità con cui portare avanti “corresponsabilità e processi decisionali”. Deve essere questo “il nostro metodo di vita e di governo, secondo la doppia modalità dal basso in alto e dall’alto in basso”.
Il papa indica ancora una volta lo stilo che deve guidare le nostre chiese particolari in questo momento mettendo da parte i campanilismi che spesso ostacolano qualsiasi cammino e andare avanti, tutti insieme, verso un unico obiettivo.
Ed è quello che ha iniziato a fare, dalla sua elezione a presidente, il card. Bassetti ricordando in ogni occasione il discorso del pontefice a Firenze, quattro anni fa: “La Chiesasia fermento di dialogo, di incontro, di unità”. Cosa che ha fatto anche ieri il papa parlando anche di “rumori” arrivati fino a Santa Marta: rumori dai quali emerge la parola Sinodo. Un Sinodo della Chiesa italiana prospettato anche da qualcuno nei mesi scorsi e condiviso da alcuni vescovi”. Sulla sinodalità, ha detto il papa “anche nel contesto di un probabile Sinodo della Chiesa italiana - ho sentito rumori ultimamente di questo.Vi sono due direzioni: sinodalità dal basso verso l'alto”, ossia, ha spiegato - il “dover curare l'esistenza e il buon funzionamento delle diocesi, i consigli, le parrocchie, il coinvolgimento dei laici”. Quindi l’inizio spetta alla base, alle diocesi. E poi “la sinodalità dall'alto verso il basso” con il documento di Firenze: questo – ha rimarcato il Papa – “porterà tempo ma si camminerà sul sicuro, non sulle idee”. Temi cari al Papa ma anche alla presidenza della Cei che lo ha ribadito in varie occasioni anche recentemente come è successo durante il Consiglio permanente dii aprile scorso quando Bassetti ha sottolineato che dal “respiro della sinodalità” passa una “riforma” di mentalità, attitudini,pratiche e strutture nella comunità ecclesiale. E la bussola è l’Evangeliigaudium.
In tutto questo il laicato potrebbe giocare un ruolo determinante. La sinodalità – ha detto proprio questa mattina Bassetti aprendo la secondo giornata dei lavori dell’Assemblea dei vescovi, “non è un evento da celebrare, ma uno stile da lasciar trasparire nel linguaggio, nella stima vicendevole, nella gratitudine, nella cura delle relazioni: tra noi e con il Popolo di Dio, a partire dai nostri presbiteri”.
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