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Il Papa ai giovani: "non lasciatevi rubare i sogni"

Oltre 60 mila i presenti al Circo Massimo. Il Papa li ha ascoltati e poi ha dato loro i consigli per una vita secondo il cuore di Dio. "La Chiesa senza testimonianza è fumo", il duro ammonimento del pontefice.

Il Papa ai giovani: "non lasciatevi rubare i sogni"

I giovani assiepati sulle collinette del Circo Massimo evocano quelle immagini del Vangelo che descrivono le folle accorrere per ascoltare Gesù. Tanto che si sente di nuovo l'invito: "venite in disparte, e riposatevi un po'". Il grande circo romano si presta proprio. E i giovani, provenienti da oltre 190 diocesi, non hanno voluto mancare all'appuntamento. Per tanti, un nuovo tratto di strada nel cammino della fede, nel percorso della parrocchia, nell'incontro tra amici. "Odos", si legge su qualche maglia. È il nome greco della strada, quella percorsa da tanti, a piedi, per valli e montagne e pianure d'Italia. Eccola, allora, la voce del Papa. "Un giovani che non sa sognare è anestetico, non potrà capire la forza della vita. Voi giovani avete nel cuore le vostre stelle brillanti, sono il vostro tesoro e la vostra responsabilità. Fate che siano il vostro futuro, trasformati sogni di oggi nella realtà del futuro". Il Papa guarda negli occhi i giovani, passa in mezzo a loro. Essi lo applaudono, lo acclamano, cantano il suo nome. Il Papa ribadisce: "i giovani che non sognano fanno impressione, ma i sogni dei giovani fanno paura agli adulti". Sogni da condividere, però. Perché "il contrario dell'io è il noi". I giovani lo sanno e, battendo le mani, gridano: "nessuno è indipendente". La certezza è quella che Francesco grida dai tetti da oltre cinque anni: "non lasciatevi rubare i vostri sogni".
"Siate voi stessi maestri di speranza e fiducia verso le nuove generazioni - l'invito di Francesco -. Le pastiglie non vi fanno sognare, vi addormentano il cuore, vi rovinano la vita. I sogni non si comprano al mercato, siate voi pellegrini sulla strada dei vostri sogni, rischiate per quella strada, non abbiate paura. La vita si fa, e tutti noi siamo capaci di farla". Niente pessimismo, insomma. Perché "non ho mai conosciuto un pessimista che abbia concluso qualcosa di bene".
"Scegliere, poter decidere sembra essere l'espressione più alta della libertà. Ma l'idea di libertà che oggi respiriamo è senza vincoli, sempre con qualche via di fuga. È lo 'scelgo, però non adesso'. Così il però a volte diventa più pesante della scelta e la libertà si sgretola".
La domanda di una giovane anima l'incontro tra papa Francesco con i giovani. Il Santo Padre parla di amore ("è la vita"), l'amicizia, bene.
La libertà non ammette mezze misure. Genitori, aiutate I vostri giovani a scelte mature, a non spostare avanti il momento della scelta". Obiettivo è "imparare a discernere". Per il Papa, "il nemico più grande dell'amore è la doppia vita, perché così l'amore si perde, se ne va". Infatti, "l'amore deve essere aperto, sincero, coraggioso".

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