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Giuditta Martelli verso gli altari

Il 15 giugno a Locri si chiude l'inchiesta diocesana sulla fondatrice delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo

Giuditta Martelli verso gli altari

La comunità diocesana di Locri-Gerace, guidata da Vescovo Francesco Oliva, gioisce e si prepara alla chiusura dell'inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità di Madre Giuditta Martelli fondatrice delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo. Una inchiesta durata oltre dieci anni, che fu aperta dall'allora vescovo Breganti, proseguita sotto l'episcopato di Morosini e che si concluderà il prossimo mese. Il nuovo postulatore nominato due anni fa, don Enzo Gabrieli, ha chiesto una ripresa celere dei lavori proprio a monsignor Oliva che, con benevolenza, ha attivato nuove collaborazioni ed un apposito tribunale per seguire meglio le ultime fasi. Giuditta Martelli nasce a Portigliola (RC) il 13 Aprile 1893 da una benestante famiglia cristiana. Cresce in un ambiente che le da una profonda educazione improntata sui valori del cristianesimo.Da giovane assiste il padre medico, attivo nell'aiuto delle famiglie povere e bisognose del loro paese.All'età di 22 anni viene profondamente colpita dalle sofferenze dei bambini orfani e fonda la sua prima casa di accoglienza a Portigliola. Ai piccoli ospiti della casa offre rifugio, cibo, amore e li educa alla religione cristiana.Guidata dallo Spirito Santo, lavora con una forza ed un impegno senza uguali che la porta a fondare nel 1933 la Congregazione delle "Ancelle dello Spirito Santo". Lo scopo è quello di aiutare i giovani poveri e abbandonati ed educarli all'amore ed alla dottrina Cristiana. In pochi anni la congregazione si è diffusa in diverse parti del mondo, sempre con lo scopo di aiutare e soccorrere i giovani poveri e bisognosi. Nela sua vita le incomprensioni non sono mancate, soprattutto in questo lembo di Calabria che nel dopoguerra era veramente un contesto sociale e religioso molto difficile quanto appassionante per una nascente congregazione religiosa.Madre Giuditta Martelli, strumento dello Spirito Santo in terra, dopo aver sofferto anche la restrizione in casa nel silenzio e nella preghiera, in piena obbedienza rimase oltre 30 mesi nella sua casa di Locri, e dopo aver riaffermato la sua obbedienza al Vescovo e alla Chiesa, perdonato le incomprensione, viene chiamata alla Casa del Padre il 21 Maggio 1957, lasciando molte attività pastorali che continuano tuttora. La Congregazione riceve l'approvazione della Santa Sede il 25 Marzo 1983. Oggi le sue figlie oltre ad operare in Calabria e in Lobardia, a Roma dove c'è la casa generale, operano nelle Filippine, in Indonesia.

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