Editoriali
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Il cristianesimo vero di Alberto Sordi

A cento anni dalla nascita del grande attore, una delle icone del cinema italiano. Era solito recarsi ogni domenica a San Giovanni in Laterano per la Messa. 

Il cristianesimo vero di Alberto Sordi

“Il cristianesimo è vero”. La sensibilità di Alberto Sordi vede, tra le sue espressioni, anche questa. Sordi, di cui abbiamo appena celebrato il secolo dalla nascita, aveva una particolare sensibilità credente.
Fu educato cattolico, come nell’Italia e nella Roma del suo tempo, e questo lo rende ancor di più, se vogliamo, straordinariamente normale. Era solito, alla domenica, recarsi alla Santa Messa percorrendo a piedi le strade della Capitale fino alla basilica di San Giovanni in Laterano.
Ne ricordo di chi lo incontrava, troviamo la distruzione di un uomo dal cuore e dalle braccia aperte, pronto ad aiutare quanti gli chiedevano aiuto.
Anche il film andato in onda sulle reti RAI qualche mese fa lo descrive come un uomo innamorato della sua famiglia e dei valori più semplici, genuini di essa.
Alberto Sordi è stato il ritratto di un’Italia che sceglie ciò che conta nonostante i tentacolari artigli di un mondo come quello dello spettacolo che spesso non lascia scampo e innesca dinamiche di compromessi e confusione negli stili di vita.
Egli è stato fedele all’educazione ricevuta in quelle strade anni Venti e Trenta di Trastevere cogliendo quanto di più autentico per essere un uomo rispettabile e un geniale professionista. D’altronde, per essere ricordato per la tua arte devi anzitutto essere una grande persona.

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