Editoriali

Dopo le tragedie di Parigi e Bruxelles cosa cambierà nelle “banlieue”?

Pochi giorni fa Fayez al-Serraj è arrivato in Libia con la carica di Primo Ministro del governo di unità nazionale. L’impresa è certamente ardua, ma ha già raccolto qualche importante risultato. Non potendo imporsi con la forza nella violenta politica libica, al-Serraj ha deciso di affrontare il problema indirettamente, partendo dall’economia per arrivare alla politica.

L’impressione che emerge dallo stillicidio delle informazioni e della disinformazione, è che sia proprio la contiguità degli interessi a suggerire le solidarietà politiche, ad entrare nelle agende delle politiche pubbliche, a garantire equilibri che si percepiscono come molto precari. Il risultato è un processo di delegittimazione generalizzato e il corrispettivo montare di una protesta disarticolata e impotente, l’uno e l’altro fenomeno garanzia dello statu quo, ovvero del fatto che le cose non cambino. Cosicché il tono etico complessivo decade, proprio perché “così fan tutti”.

Un "decalogo" Ue traccia la linea di difesa e di prevenzione contro gli attacchi dell'Isis e il crimine organizzato. Ma, al di là delle parole, servono azioni urgenti ed efficaci e apparati comuni. Perché "i cittadini hanno paura".

Oltre al nome degli assassini, occorrerà una forte pressione per far ritornare i diritti umani nelle strade del Cairo. E occorrerà che l’Unione europea, oltre ai già fiorenti scambi commerciali, cominci ad esportare il suo bene più prezioso, la democrazia.

Gli episodi di violenza nelle scuole d'infanzia hanno rilanciato la questione della videosorveglianza anche dove finora non è prevista. Ma, in realtà, siamo già più sotto controllo di quanto pensiamo, in una sorta di Grande Fratello perpetuo. Certo, la possibilità di poter documentare ogni azione è una forma di tutela, ma che succede se tracima nell'ossessione?

C'è un indice infallibile di laicità (o di laicizzazione di una società): la lettura delle prime pagine dei quotidiani. Nel giorno della Pasqua, della risurrezione di Gesù, nel cui nome ben oltre un miliardo di donne e di uomini in ogni angolo della Terra si fermano a pregare e a invocare in suo nome la pace, neanche un rigo. Un cattivo pensiero: metti che un musulmano radicalizzato, di quelli che interpretano la religione del profeta come un programma politico-ideologico e non come una via per la salvezza e la purificazione, abbia letto ieri le prime pagine dei più grandi quotidiani italiani...

Il fatto è che il Signore Risorto non si “vede” nella dimensione immediata del presente, ma lo si trova aprendo la nostra casa, che lo ospita, nella memoria che ricorda la Scrittura, nei piedi che escono per annunciarlo alla comunità e a tutti i confini.

Mentre però l’antico otium comprendeva anche lo studio e la lettura (otium litterarum), il tempo libero dei nostri figli è percepito in maniera radicalmente nuova rispetto alle generazioni precedenti

L’Europa potrebbe ancora rialzarsi. Sì, potrebbe rialzarsi se avesse il coraggio di guardare alla profondità delle sue radici. Quelle radici che hanno inventato gli ospedali, l’attenzione per gli ultimi, il diritto e la giustizia, la solidarietà e la fratellanza, quelle radici che ancora inventano l’economia di comunione, il valore della persona, l’accoglienza e la bellezza della vita, quelle colossali radici cristiane che hanno la pretesa di fondare una società autenticamente umana.

Dopo la lettera pastorale dei Vescovi calabresi nel sesto centenario della nascita del Santo Patrono..."Chissà come avrebbe reagito Francesco di fronte ai mafiosi che si macchiano dei peggiori soprusi e poi lo portano in spalla nelle processioni".

L’anno santo voluto dal Papa va nella direzione della conversione personale e dell'impegno verso coloro che si trovano in difficoltà, in quelle periferie dell’esistenza dove non deve mai mancare il messaggio di amore e di speranza che è proprio di ogni Giubileo.

Il pettegolezzo è uno dei peccati più diffusi, alberga facilmente nella Chiesa, forse perché è l'espressione della tentazione più brutta, dell'odio e della gelosia che satana fa serpeggiare tra le mura delle chiese, delle curie e dei luoghi per sbriciolarli. È come il veleno dello scorpione o come la pietra scagliata contro l'inerme

Dall'inizio del 2015 ad oggi sono morte in mare 4.200 persone, tra cui 330 bambini solamente in Grecia. Che ne è della commozione di tutto il mondo davanti alla foto del piccolo Aylan sulla spiaggia turca?  Continuiamo a voltare tutti gli occhi da un'altra parte, continuiamo a far finta di non vedere. C'è da vergognarsi di essere europei. Punto e basta.

A Matera un incontro sulla comunicazione nel tempo di Francesco.

“Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa". E' quanto Manuel Foffo, ha raccontato al giudice in relazione all'omicidio di Luca Varani, avvenuto a Roma con modalità troppo crudeli nel corso di un festino a base di droga e alcol. La risposta della psichiatra è che potrebbe trattarsi di sensation seeking, ovvero di ricerca di emozioni forti. Molto diffusa fra i giovani di oggi. Non bisogna cedere alla disumanità spettacolarizzando l'evento. Cercare briciole di umanità per ripartire.

Pasqua, storia di un amore crocifisso e risorto, possa infiammare il cuore di ciascuno di noi e spingerci a gridare per le vie del mondo, la gioia della misericordia che salva, rinnova e trasforma la vita di chi l’accoglie e la dona ai fratelli e alle sorelle che incontrerà lungo la storia della sua vita

Francesco auspica un rilancio del processo di integrazione che passi attraverso sentieri di rigenerazione storica, culturale e identitaria. Ma la memoria non chiede "l’automatismo delle fotocopie", bensì la creatività di pagine inedite e coraggiose come risposta alle paure e ai nazionalismi che attraversano il Vecchio continente.

Se alcuni media danno rilievo alla possibilità di abbandonare la Chiesa cattolica, tralasciano un dato che va in controtendenza e numericamente ben maggiore: la decisione di quei adulti di entrare nella Chiesa, chiedendo il battesimo, o di confermare la propria adesione, domandando il sacramento della cresima.

Gli incontri con i giovani sono sempre una festa fatta di gioia e colori. Ma questa volta a Morelia, gioiello del barocco coloniale e patrimonio dell’umanità, si è davvero superato quanto fatto in Brasile, nelle Filippine, in Corea, in Australia. La coreografia non è soltanto sui palchi ma anche sugli spalti dello stadio.

La scelta per l'Irc non è un adempimento solo formale, così come non è un adempimento solo formale quello dell'iscrizione a scuola che può essere invece un'occasione significativa di riflessione e conquista di consapevolezza sulle scelte educative, sui fini della scuola, in ultima analisi sugli orientamenti per il futuro di studenti e famiglie.

La presenza del Santo nell'Urbe è un'occasione propizia per fare esperienza di Giubileo attraverso una figura che ha saputo donare l'amore di Dio ai fratelli.

Il messaggio di Papa Francesco è rivolto anzitutto a noi cristiani, che spesso dimentichiamo la misericordia, che non può essere fatta di belle parole o di nobili sentimenti, ma deve diventare solidarietà concreta che porta salvezza. A livello personale, certo, ma anche nell’impegno sociale e pubblico. Ne va di mezzo la salvezza del mondo. E, lo dico sottovoce, il futuro dell’Europa.

Non basta fissare una data celebrativa (cui non si deve certo rinunciare), occorre anche agire concretamente perché "la memoria viva" degli orrori del recente passato non ci consenta – come antidoto efficace – di violare ancora la dignità degli esseri umani, soprattutto se in condizioni di disperazione e pericolo. Né di voltare lo sguardo dall'altra parte, quando questo accade. Per imparare, insieme, ad essere migliori, "memori" e non "smemorati".