Non c'è futuro senza fratellanza e solidarietà

Non c'è futuro senza Fratellanza e solidarietà. Nel titolo dell'incontro organizzato dal segretariato attività ecumeniche-gruppo di Cosenza, tenutosi a Stella Cometa sabato scorso, lo spirito di un evento che ha voluto celebrare la giornata dell'amicizia tra i cristiani e i musulmani. L'evento in realtà ha avuto un attenzione trasversale, non solo di stampo ecumenico ma propriamente interreligioso, avendo coinvolto tutte le confessioni e i credi che operano sul territorio cosentino. Il tutto grazie all'impegno del Sae e in particolar modo di Maria Pina Ferrari, che si spendono quotidianamente per dissodare il terreno da ogni forma di incrostazione che impedisca il reciproco incontro e l'accoglienza. Per questo l'incontro ho visto porre una particolare attenzione sul particolare momento storico, nel tentativo di riaffermare Le istanze di fraternità, carità, reciproco ascolto e giungere ad una accoglienza solidale.
Il cammino, molto probabilmente, è ancora lungo, ma può contare su testimonianze ed esempi virtuosi, che coinvolgono single, famiglia, gruppi, parrocchie, come i corridoi umanitari iniziati dalla Comunità di Sant'Egidio e che trovano una risposta concreta proprio nel territorio cosentino, grazie ad alcune comunità parrocchiali che hanno aperto le porte. Significative le testimonianze compiute da alcuni esponenti della comunità islamica di Cosenza, che hanno evidenziato, nell'ottica di un possibilità di incontro sempre crescente, i fondamenti comuni delle religioni, ed in particolare l'amore e la misericordia di Dio. Gli interventi di don Battista Cimino e dei rappresentanti della comunità cattolica di rito orientale della eparchia di Lungro presenti in città costituiscono le basi per un integrazione in cui nessuno perde la propria identità ma ci si incontra per celebrare la bellezza del Creato, della persona, della famiglia, e di tutti gli uomini di buona volontà che intendono costruire un mondo migliore.