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Mons. Nolè addita l'esempio di don Giussani

Santa Messa nell'anniversario della nascita al cielo del fondatore di Comunione e Liberazione.

Mons. Nolè addita l'esempio di don Giussani

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Cattedra di San Pietro, monsignor Nolè ha presieduto la celebrazione eucaristica serale nel Santuario della Madonna della Catena di Laurignano, sede giubilare. La Santa Messa è stata organizzata dal movimento cosentino di Comunione e Liberazione, in occasione dell’undicesimo anniversario della nascita al cielo di don Luigi Giussani, suo fondatore. Nel commentare le letture del giorno, l’Arcivescovo si è soffermato sull’importanza di vivere da cristiani impegnati. “Tutto quello che fate fatelo per vocazione, siate capaci di non avere mai interessi personali e neppure comunitari, ma fate tutto con animo generoso e siate modello per gli altri”. Poi l’invito a camminare sempre con la Chiesa. “L’obbedienza alla Chiesa è fondamentale. Non bisogna mai fidarsi troppo  di se stessi: questo significa seguire la Chiesa ed essere testimoni.” Proprio sull’importanza dell’annuncio monsignor Nolè ha voluto soffermarsi, chiedendo al movimento di riprendere la testimonianza iniziale nella scuola, nell’università, soprattutto tra i giovani. “Abbiamo bisogno di giovani motivati, ecclesialmente sereni e capaci di fare arrivare un annuncio credibile di comunione. Dio stesso è comunione e trinità. Per questo – ha aggiunto – è necessario che quella comunione che vivete tra voi sia portata con coraggio e senza vergogna nella società. Solo vivendo in comunione, infatti, ci si può sentire veramente liberi da tutto ciò che rende schiavi”. Sottolineando la necessità di annunciare piuttosto che di denunciare, Monsignor Nolè ha invitato a vivere con verità, fiducia e intensità il Giubileo della Misericordia. “La Misericordia – ha ricordato, riprendendo uno scritto di Giussani- resta l’ultima parola anche su tutte le brutte possibilità della storia”. Ha perciò augurato ai presenti di accogliere la misericordia per poi essere nel mondo testimoni ed annunciatori del Vangelo. Ha concelebrato la Santa Messa, don Giancarlo Gatto, sacerdote del movimento, che alla fine della funzione ha ringraziato, a nome di tutti i presenti, l’Arcivescovo per la paterna partecipazione, assicurandogli la preghiera costante da parte della comunità.

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