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Una sala gremita per devozione per la co-fondatrice delle Piccole Operarie dei Sacri Cuori

Maria Teresa De Vincenti donna di fede e spiritualità

Presentata la positio di madre Maria Teresa De Vincenti nel Liceo rendese a Lei intitolato

Aula Magna Liceo "M. T. De Vincneti"

Una comunità devota e orante, costituita da religiose e sacerdoti, docenti e studenti e un moltissimi fedeli si è riunita a Rende, nel pomeriggio di sabato 30 marzo, nell’Aula Magna del Liceo delle Scienze Umane intitolato a madre Maria Teresa De Vincenti, che assieme al Beato Francesco Maria Greco, ha fondato ad Acri l’Istituto di religiose Piccole Operaie dei Sacri Cuori il 21 novembre 1894.

L’occasione dell’incontro è stata la presentazione della positio per la causa di Beatificazione di madre De Vincenti, un lavoro che ha richiesto una lunga ricerca di fonti sul suo operato. Moderatore d’eccellenza, il professore Leonardo Spataro, presidente degli Aggregati Laici delle Piccole Operarie e che ha esordito come docente, diversi anni addietro, proprio nell’Istituto scolastico rendese. Dopo i saluti della madre generale, suor Giancarla Dima, a prendere la parola per primo fra i relatori è stato padre Gianni Califano, postulatore, che ha spiegato con cura e chiarezza le varie fasi di quello che può essere definito come un “vero e proprio processo”, che conducono alla dichiarazione ufficiale della santità di una persona defunta, che diviene modello di virtù per tutto il popolo di Dio nella Chiesa universale. Coinvolgente il secondo intervento dato all’assemblea dei devoti da don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita e postulatore, che con inappuntabili considerazioni teologiche fondate sui documenti magisteriali ha ricordato che: “Il Santo non è l’uomo perfetto, ma è colui che pur peccando cerca sempre la strada per ritornare a Dio ricordando che Giovanni Paolo II ha fatto come suo grimaldello la ‘pastorale della santità’ invitando così ognuno di noi a seguire le vie che conducono a una vita santa. Inoltre, ha ben puntualizzato che non basta il solo processo per ‘fare un Santo’. È necessario, soprattutto, rivolgersi a madre De Vincenti con intense preghiere di intercessione”.

Infine a chiudere i lavori suor Raffaella Roberti delle Piccole Operarie dei Sacri Cuori, direttrice dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Francesco di Sales” e mariologa, che ha incantato i presenti raccontando chi era madre De Vincenti, con la passione che solo una figlia spirituale potrebbe restituire, ma senza tradire la sistematicità nell’analisi delle fonti effettuata, al fine di restituire un tratto della De Vincenti fatto di feconda e materna spiritualità , resa ancora più vibrante dal tandem con l’Arciprete, con cui hanno avviato opere di carità, in difesa degli ultimi tra gli ultimi. Tra i diversi partecipanti ricordiamo, in particolare, i familiari della madre Maria Teresa, don Mario Corraro, curatore della positio e la madre generale dell'ordine religioso fondato da madre Elena Aiello, a indicare la stretta relazione in santità  tra l’Aiello e la De Vincenti.

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