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Taranto Opera Festival. Cinque calabresi alla ribalta nei ruoli chiave dell'Aida

Gabriella Aleo interpreta il ruolo di Amneris

Taranto Opera Festival. Cinque calabresi alla ribalta nei ruoli chiave dell'Aida

Dopo il grande successo riscosso al prestigioso “Taranto Opera Festival” con l’AIDA di Verdi dagli artisti calabresi Marco Codamo, direttore dell’orchestra, Marika
Franchino nella parte di Aida, Francesco Anile (Radames) Gianluca Chiera, regista, e Gabriella Aleo nel ruolo di Amneris, abbiamo raccolto alcune impressioni da
quest’ultima originale artista. Soprano drammatico, a sentirla si capisce subito che è una cantante d’opera dalla personalità incisiva. La sua voce, potente, di notevole agilità e dal fraseggio morbido, è caratterizzata da timbro vocale scuro, vellutato, ricco, pieno e di grande ampiezza.
 Ci parli di quest’ultima esperienza
Amneris è stato un vero debutto sia dal punto di vista vocale che attoriale. Mi è stata data questa occasione dal Maestro Codamo dopo avermi ascoltato attentamente
in più interpretazioni da Verdi, Strauss e Mascagni. Questo ruolo l’ho sentito mio dal primo momento come un vestito fatto su misura e il palco è diventato immediatamente casa.
 Cosa Le rimane di questa esperienza?
Questa Aida mi ha dato tanto e lasciato momenti intensi di gioia, dalla fase studio alla condivisione con gli altri artisti, all’esecuzione durante la quale ho ricevuto applausi a
scena aperta e una standing ovation ai miei saluti. Avere interpretato Amneris rappresenta la mia rinascita, la mia seconda vita, il mio nuovo modo di affermarmi nel
panorama dell’opera. Aggiungo che è stata una grande opportunità e due regioni del sud si sono abbracciate
nel nome della musica. Mi auguro che questo abbraccio, questa coesione tra “sud e sud” possa essere di esempio per portare avanti il discorso arte, cultura e musica.
Quali sono le prossime tappe?
Per il futuro ho in pentola molte cose. Mi piacerebbe realizzare il melologo “La Voix Humaine” a cui sto studiando da tempo, ma ovviamente non solo quello. Le dico infine
che ho sogno nel cassetto: poter essere scelta dal grandissimo direttore d’orchestra Teodor Currentzis in qualche sua produzione eclettica.

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