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La Calabria verso la Democrazia

Un convegno FIDAPA dedicato alla riflessione sul contributo di uomini e donne che lottarono con passione e con coraggio per costruire un mondo migliore fondato sulla democrazia

La Calabria verso la Democrazia

Nei giorni scorsi una bella pagina di storia è stata riproposta dalla FIDAPA Sezione di Corigliano Calabro. Si è trattato di un pomeriggio dedicato alla riflessione sul contributo di uomini e donne che lottarono con passione e con coraggio per costruire un mondo migliore fondato sulla democrazia. L’evento è coinciso con la presentazione del Calendario “La Calabria verso la democrazia” curato da Nella Matta Rocca. La Presidente di Sezione, Maria Gabriella Dima ha introdotto la tematica, soffermandosi su alcuni aspetti inerenti al ruolo della donna poco presente in ambito politico e di Assemblea Costituente. L’Assemblea Costituente, eletta nel giugno del 1946, era composta da 556 “onorevoli costituenti” tra cui solo 21 donne; la Commissione per la Costituzione era costituita da 75 membri con la presenza di 5 donne. Ai saluti della Componente Cultura del Comune di Cosenza, dott.ssa Biancamaria Rende è seguito l’intervento di don Gaetano Federico, direttore dell’Archivio Storico Diocesano, che ha parlato dei Costituenti Calabresi presenti nel Calendario, dieci figure importanti per la conoscenza storica, sociale e politica del nostro Paese. Qui ne ricordiamo alcune: Maria Mariotti, nativa di Reggio Calabria, impegnata nell’Azione Cattolica, consigliera di Reggio, di vasta cultura, ancora oggi a 102 anni continua a manifestare amore per la democrazia e conserva vivacità culturale. Fausto Gullo di Catanzaro, nella sua lunga carriera fu anche Ministro dell’Agricoltura e di Grazia e Giustizia, deputato dal 1948 al 1972, Vicepresidente del Gruppo  Parlamentare Comunista; Pietro Mancini, fondatore nel 1904 della prima sezione socialista; deputato nel 1921, subì il carcere ed il confino, fu poi Prefetto di Cosenza, ricoprì la carica di Ministro, Senatore nel 1948 ,morì a Cosenza; Costantino Mortati nato a Corigliano Calabro nel 1891, insegnò Diritto Costituzionale in varie Università, deputato alla Costituente per la Democrazia Cristiana; Vincenzo Tieri, nato a Corigliano Calabro, ricco di molteplici interessi, commediografo, giornalista dopo il suo trasferimento a Roma, deputato del Fronte dell’Uomo Qualunque. Il secondo relatore Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca in Storia Contemporanea presso l’Università di San Marino ha relazionato sul tema “Le donne e gli uomini che fecero la Costituzione”, un interessante excursus sui Costituenti, e per quanto riguarda le donne ha sottolineato che in realtà subirono discriminazioni. Cinque donne fra i 75: Maria Federici democristiana, Teresa Noce, autodidatta, in esilio a Mosca, a Parigi in Spagna, internata in Francia. Agata Rotelli, Nilde Iotti e altre donne ancora combattenti, Anna Giraldi e i tanti uomini costituenti: De Gasperi, Pastore, Amato che hanno fatto crescere la pianta della democrazia; Ruino, Orlando, Mortati, Calamandrei, che hanno dato quell’anima umana e sociale alla nostra Repubblica e alla nostra Costituzione. Un altro intervento di notevole valore è stato quello del dott. Cesare Marini, esponente del Partito socialista, senatore per varie legislature, presente al Convegno per dare una testimonianza su Giustina Gencarelli, madre del senatore. Dal racconto di Cesare Marini è venuta fuori l’immagine di una donna dalla forte personalità rispetto ai tempi, colta, educata ad ideali umanitari, ebbe da subito un fortissimo afflato sociale, attratta dalle idee del Partito Comunista. Fu tra i candidati all’Assemblea Costituente. Prima presidente dell’Unione Donne Italiane. In seguito si trasferì a Roma, entrò nella Segreteria di Pietro Nenni e poi in quella di Francesco De Martino. Trasferì al figlio questa sua passione per la politica. Le conclusioni sono state affidate alla curatrice del Calendario, prof.ssa Nella Matta, la quale ha parlato di varie donne impegnate in quel particolare periodo, sottolineando la loro tenacia e l’importanza dell’insegnamento ricevuto nelle file dell’Azione Cattolica che fu “una palestra” per tutte le donne. Si è soffermata su Rita Montanara, Teresa Mattei, Giustina Gencarelli. 

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