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Il Museo diocesano apre all'arte contemporanea

Una mostra di opere ispirate alla figura di San Francesco di Paola celebra il VI centenario della nascita del santo .

Il Museo diocesano apre all'arte contemporanea

Il Museo Diocesano di Cosenza apre all’arte contemporanea, e lo fa con una mostra che raggruppa un cospicuo numero di opere di artisti locali, nazionali e internazionali.
Titolo della mostra è “San Francesco di Paola. Uomo di carità”. L’evento infatti ha nella vita e nei miracoli del santo calabrese il suo filo conduttore e si inquadra bene nel contesto delle celebrazioni del VI centenario della nascita di Francesco, che ricorre proprio nel 2016.
Vita e miracoli del santo di Paola sono stati oggetto nel corso dei secoli di numerosi dipinti, sculture, stampe da parte di artisti di tutti i tempi.  Proseguendo sulla traccia dei maestri del passato, questi temi vengono però reinterpretati ora in chiave contemporanea dai maestri di oggi, in varie tecniche e secondo la personalità di ciascun artista, dal figurativo all’astratto.
La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative per la Giornata nazionale dei Musei ecclesiastici , che annualmente viene organizzata dell’AMEI, l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, e che quest’anno ha interessato le giornate di sabato 1 e domenica 2 ottobre.
Le opere esposte sono circa cinquanta, raccolte da Roberto Bilotti e in parte esposte in occasione di eventi a Paola, Cetraro, e nella stessa Cosenza nel Palazzo della Provincia. La mostra attuale presso il Museo Diocesano cittadino si arricchisce però di una valenza nuova. Come ci riferisce don Salvatore Fuscaldo, Direttore del museo e sostenitore dell’iniziativa, le opere della collezione Bilotti ora esposte potranno diventare il nucleo di arte contemporanea del museo stesso. Una mostra temporanea che si trasforma in collezione permanente, andando ad arricchire il già significativo patrimonio di opere del passato che il Museo Diocesano raccoglie.
Tra le opere esposte è possibile ammirare i lavori artisti rinomati che si sono imposti sulla scena nazionale, da “Le monete di re Ferrante d'Aragona” di Roberto Ferri, artista che ha ritratto anche Papa Francesco, ai due bozzetti per statua eseguiti in terracotta e su carta da Giuseppe Ducrot, autore dell’ambone e dell’altare della Cattedrale di Noto,  da “Doppio miracolo davanti re Ferrante” di Giovanni Gasparro, che ha lavorato per la Cattedrale dell’Aquila nel post-terremoto, al dittico di Omar Galliani dal titolo “San Francesco e le monete insanguinate”. Non mancano le opere di artisti calabresi, come Andrea Gallo, Cristina Sgrò, Santo Tomaino e Salvatore Anelli, che con l’Associazione Vertigo Arte di Cosenza ha collaborato alla realizzazione dell’evento. Ma questi sono solo alcuni degli artisti presenti nelle sale della mostra. L’invito non può essere che quello di scoprirli attraverso le loro opere, nelle quali l’attraversamento dello Stretto sul mantello, il miracolo delle monete spezzate, la risurrezione dei pesci e quella di Martinello, rivivono con linguaggi inediti.
La mostra, che sarà visitabile fino al 10 novembre negli orari consueti del museo, ha già registrato un considerevole numero di presenze sia nella giornata di sabato 1 che di domenica 2 ottobre. Intanto altre iniziative sono in programma nelle prossime settimane presso il Museo Diocesano. Un museo “vivo” che vi invitiamo a visitare.

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