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Fontane di Cosenza, notizie dalle carte d'archivio

Il volume di Cinzia Altomare e Alessandra Pagano edito da The Writer offre uno spaccato della storia dei monumenti della città bruzia. 

Fontane di Cosenza, notizie dalle carte d'archivio

Notizie dalle carte d'archivio. Ecco le Fontane di Cosenza, come è il titolo del volume edito The Writer firmato da Cinzia Altomare e Alessandra Pagano. Il fiuto dell'archivista e il metodo storico di indagine per raccontare alcuni monumenti della città bruzia. Il volume, uscito da qualche mese, ha già destato l'attenzione degli appassionati. Perché le fontane sono sempre elementi caratteristici di un territorio. "Situate nei punti di snodo della vita quotidiana cittadina, le fontane non solo servivano al rifornimento dell'acqua, ma erano anche luoghi di incontro e opere architettoniche, a volte anche di pregevole fattura. Infatti, pur se considerate 'minori', molti mastri scalpellini e muratori vi hanno lavorato con maestria, lasciando ancora oggi tracce". L'introduzione all'agile volume svela l'intenzione delle autrici, le quali si sono messe sulle tracce di uno spaccato di storia della città, riconsegnandoci le vicende di luoghi che oggi non si ritrovano più. Le fonti sono tratte dall'Archivio di Stato di Cosenza, dal Fondo notarile, dall'Archivio antico del Comune di Cosenza e dall'Intendenza di Calabria Citra, e servono - si legge ancora in introduzione - per "tracciare una breve ricognizione delle fontane presenti in città a cavallo tra la fine del XVII secolo e la metà del XIX secolo, pubbliche e private". Evidente la soddisfazione di Altomare e Pagano: "sono stati trovati bandi di gara e progetti di ammodernamento, che descrivono spesso situazioni e problematiche non molto diverse da quelle odierne". Il viaggio tra le fontane storiche di Cosenza, allora, può partire. 

"Abbonda la nostra città di acqua". Quando descrivono la Fontana del Paradiso, sita fuori le mura, "a piè del monte detto della Torre dei consigni", le autrici ci riportano al Rinascimento, un periodo fecondo per la città tutta, punto di riferimento nel Mezzogiorno. "L'acqua della sopraddetta fontana è molto limpida e alquanto fresca, di sapore piacevole". Insomma, si riporta ne "La Calabria Illustrata", "questa è la principale fontana di Cosenza".

E per questo le abbiamo dedicato lo spazio di questo pezzo, perché ha attraversato tre secoli della storia della città di Cosenza.

Il racconto prosegue, e consegna la Fontana Nuova, di Mezzo Tumulo e di Messer Andrea, nel quartiere Santa Lucia, la Fontana di piazza Soprana, "avanti la chiesa Arcivescovile", risalente al 1331, la Fontana di Porta Piana. Non mancano qua e là, nel prezioso volume, alcune notizie storiche, come quella che riporta, relativamente all'anno 1699, le forti piogge estive che "danneggiarono le condotte acquifere cittadine".

Nel 1724, poi, fu costruita la Fontana di San Francesco di Paola. In realtà, in pochi metri se ne trovavano due; l'altra era alle Paparelle. "Costruita la nuova fontana - scrivono le autrici - il comune avrebbe provveduto, attraverso un sistema di tubature scavate sotto il pavimento del Collegio, a condurre l'acqua nel largo fuori dal chiostro, per renderla più facilmente fruibile alla popolazione".

Poche le notizie sulla Fontana dell'Ospedale, mentre uno spazio più ampio è offerto ai lettori rispetto alle fontane private, di casa Migliaccio, Caputi e Di Chiara.

Un percorso affascinante, che ancora una volta ricorda al lettore il prezioso valore dell'acqua!

  

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