Cultura

Non si può dire sia in forma smagliante, ma la sua è probabilmente una crisi di crescita. La pensa così il vaticanista Aldo Maria Valli, secondo il quale, nonostante le apparenze, la confessione “è tutt’altro che morta”. Riproposta con decisione da Papa Francesco come via di salvezza e di incontro con la misericordia del Padre, è divenuta più "consapevole" e il suo successo (o fallimento) è giocato in buona parte sulla qualità del confessore.

Il giornale per bambini in edicola ogni martedì e giovedì con "Avvenire"

La Resurrezione di Piero della Francesca a Borgo Sansepolcro.

Dal Newton curvato su se stesso di Blake all'abbraccio di Rembandt, un percorso interiore dell'uomo che guarisce dalla solitudine e rinasce al sussurro della paternità di Dio

L'attore di origini siciliane, Francesco Castiglione, nello spettacolo di Marco Simeoli e Francesco Perri, interpreta il ruolo di  padre Paolo Rendace,
di Paterno Calabro, che diventa minimo al seguito di Francesco di Paola

Da oltre trent'anni l'Orto Botanico custodisce e racconta la biodiversità della nostra regione offrendo possibilità didattiche, di ricerca, di divulgazione e servizio al territorio

Il libro di Luca Muglia indaga i sistemi educativi tradizionali fino ad arrivare alla pedagogia dell'anima. Un'opera che origina dall'esperienza dell'autore e percorre anche i valori evangelici.

Una mostra bibliografica alla biblioteca nazionale della città bruzia. Tra le opere esposte, spicca anche una copia di Parola di Vita del 10 giugno 1961.

Una recente ricerca ha dimostrato che esiste un’attività encefalica che si attiva per evitare disturbi.

Nella sede dell'Europarlamento viene intitolata una sala al giurista italiano, formatosi nell'associazionismo cattolico, padre costituente, più volte premier, e infine ucciso dalle Brigate Rosse. Un politico che sapeva collocare i problemi del Paese nella più ampia e decisiva dimensione continentale e internazionale.

Il riconoscimento da parte dell'Unesco ripropone il tema della storicità di Gesù. Della storicità, reale e concreta, della figura di Gesù di Nazareth. Dopo questa proclamazione, si dovrebbe sostare e riflettere: l’uomo Gesù, per noi cristiani l’Uomo Gesù, è realmente vissuto, esistito. Noi che viviamo osservando migrazioni, guerre, eccidi, che si perpetrano costantemente contro i più deboli e più poveri, se riuscissimo a comprendere il messaggio lanciato dal luogo e, in fin dei conti, accolto dall’Unesco, dovremmo trarre conclusioni che portino alla pace, alla comprensione fra i popoli, all’accettazione reciproca.